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Attualità | 18 aprile 2015, 10:36

Cuneo: più cara la tassa cittadina sui rifiuti

I consiglieri comunali chiedono chiarezza sull'aumento del 9% della spesa per la "nettezza urbana"

Foto generica

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Giovedì 16 aprile, la 1ª, 5ª e la 6 ª  Commissione Consiliare sono state convocate in seduta congiunta per discutere sul regolamento TARI.

A presedere la seduta l’Assessore al bilancio e ai tributi Alessandro Spedale, accompagnato dall’ingegnere Piacenza, responsabile del servizio ambiente e mobilità del Comune, e dalla Dottoressa Giletta che fa parte della direzione del servizio tributi. Mancante all’appello l’Assessore Dalmasso, a Torino per una riunione in Regione Piemonte: un’assenza che i consiglieri comunali non hanno fatto passare inosservata.

Il bilancio preventivo per la nettezza urbana 2015 è stato presentato ai consiglieri comunali con un aumento delle spese vive del 9%, rispetto al 2014.

Era già stato reso noto che il servizio porta a porta avrebbe aumentato la bolletta dei contribuenti ma molti consiglieri hanno chiesto chiarificazioni per un aumento così alto, visto che inizialmente si era parlato di una maggiorazione del 3-4%, dichiarando di voler visionare il dettaglio delle spese e dei guadagni che ha portato e porterà in futuro il servizio porta a porta.

L’amministrazione prospetta dunque un aumento in bolletta per i contribuenti, non sapendo però definire chi e in base a quali variabili pagherà di più; questi dettagli saranno discussi e decisi nelle prossime commissioni consiliari ma è stato comunque assicurato che sarà posta un’attenzione particolare verso le fasce più delicate della popolazione, come ad esempio le famiglie con molti figli e quelle con portatori di handicap.

Che il servizio porta a porta avrebbe portato un aumento della tassa cittadina nel primo periodo era stato, fin dall’inizio, un punto chiaro di un’amministrazione che si dice attenta al risparmio dei cittadini ma anche consapevole della crescita della città del punto di vista ambientale ed ecologico

L’ing. Piacenza ha spiegato che la raccolta porta a porta produrrà un risparmio alle famiglie nel breve-medio periodo ma che serve un periodo di transizione e la diminuzione della spesa non si può chiedere dopo soltanto sei mesi; il passaggio dal 40-41% di raccolta differenziata al 73% raggiunto con il nuovo servizio è comunque stato definito un importante primo passo.

Sono stati chiesti più dettagli dai diversi consiglieri comunali: chi ha evaso? E quanto? Quanti i richiami? E quante le multe? Chi subirà l’aumento in bolletta? Quali i criteri per deciderlo?

L’Assessore Spedale e i tecnici del Comune hanno cercato di rispondere a molte di queste domande, promettendo che queste questioni saranno discusse nelle prossime commissioni dedicate alla situazione “nettezza urbana”.

r.t.

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