L’onorevole Mino Taricco prosegue la sua attività parlamentare legata al tema dell’Imu Agricola e sostiene una mozione presentata a firma sua e di altri quarantatré colleghi parlamentari.
Negli ultimi anni sono state attuate diverse modifiche al regime di tassazione dei terreni agricoli e numerosi sono stati i passi compiuti nell’ultimo anno per migliorarne la normativa e per sollecitare una revisione delle norme relative alla esenzione e alle agevolazioni per cercare di ridurre le storture e le iniquità intepretando le richieste dei territori, delle associazioni di categoria interessate, dell’UNCEM e dell’Anci.
«Il tema dell’Imu agricola – spiega l’onorevole Taricco – è diventato un problema importante nella gestione dei rapporti con i territori e in generale con tutto il settore primario in Italia. Continuo a sostenere la necessità di abbandonare il criterio della sola montanità dei territori, che nonostante le modifiche normative introdotte continua ad essere iniquo ed in qualche misura arbitrario. Al paese serve un sistema di imposizione basato sul reale valore economico dei terreni, che distingua tra territori incolti e produttivi, che incentivi innanzi tutto il piccolo agricoltore a svolgere le attività quotidiane con cui salvaguarda il terreno, anche da rischi idrogeologici».
In base alla normativa, a tutti terreni in zona montana e a quelli posseduti e condotti da agricoltori in zone parzialmente montane ed inoltre ai terreni a destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile che, in base al predetto decreto, non ricadano in zone montane o di collina, veniva riconosciuta l'esenzione dall'IMU. Con i criteri migliorati nel 2015, 3.456 comuni sono stati classificati totalmente esenti e 655 parzialmente esenti e si è introdotto un alleggerimento del carico fiscale in favore, in particolare, di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
«Ma l'applicazione dell'IMU sui terreni agricoli – sottolinea Taricco - continua a generare molte preoccupazioni perché i criteri di montanità non risultano sufficienti a determinare condizioni di equità. In fase di discussione del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, recante misure urgenti in materia di esenzione dall'IMU, la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei deputati ha approvato un parere che, nel sostenere le linee d'intervento del Governo in materia di IMU agricola, sottolineava la necessità di valutare alcuni aspetti ancora irrisolti tra i quali, ad esempio, quelli riferibili a quei comuni con territorio non uniforme, per i quali occorrere differenziare anche nel medesimo comune tra zone svantaggiate e non, delimitando le diverse aree. E’ urgente risolvere le richiamate questioni, così da rafforzare la competitività del settore agricolo e determinare la tutela dei redditi degli agricoltori. E’ un periodo di perduranti difficoltà economiche, vanno garantite misure di favore di natura fiscale prioritariamente alle imprese agricole “professionali”».
Nel testo della mozione approvata si richiede pertanto al Governo, visti i nuovi scenari di finanza pubblica prospettati nel Documento di economia e finanza 2015 e per garantire una maggiore equità nell'applicazione del tributo, di ampliare le esenzioni in materia di IMU anche ai terreni siti in aree svantaggiate e nelle porzioni montane dei comuni parzialmente montani, tenendo conto delle condizioni geografiche e socioeconomiche, delle caratteristiche orografiche e di redditività dei suoli e del livello di rischio idrogeologico dei territori, dando priorità ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.
Si sottolinea la necessità di assumere iniziative normative per superare al più presto, e comunque al massimo nell’ambito del riordino della fiscalità locale nella local tax, le disposizioni in materia di applicazione dell’imposta municipale propria sui terreni agricoli e di adottare, nell’ambito del riordino della fiscalità locale nella local tax, misure per consentire agli enti territoriali l’autonomia decisionale anche riguardo all’eventuale introduzione dell’imposta municipale propria sui terreni agricoli.
Specifica ulteriormente l’onorevole Taricco: "Un aspetto da non sottovalutare è poi quello della verifica del gettito IMU per l’anno 2015: vanno valutate le differenze tra gettito accertato e riscosso e gettito previsto, così da predisporre eventuali compensazioni per i comuni in relazione alla nuova disciplina e vanno previsti sostegni e contributi per i terreni agricoli colpiti da calamità naturali o fitopatie. La mozione impegna infine il governo ad estendere l’esenzione in materia di IMU ai piccoli proprietari di terreni, anche se non coltivatori diretti, che li utilizzino per autoconsumo familiare o che li abbiano ceduti in fitto o in comodato d’uso a coltivatori diretti e/o ad imprenditori agricoli a titolo principale”












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