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Attualità | 12 ottobre 2015, 11:44

Il cantautore Gianmaria Testa è cittadino onorario di Cavallermaggiore

La cerimonia si è svolta domenica 11 ottobre nella chiesa di Santa Croce

Il cantautore Gianmaria Testa è cittadino onorario di Cavallermaggiore

Domenica 11 ottobre alle 18, nella chiesa di Santa Croce (meglio conosciuta come Battuti Bianchi), si è svolto un Consiglio Comunale straordinario, con un solo punto all’ordine del giorno: il conferimento della cittadinanza onoraria al cantautore di fama internazionale Gianmaria Testa.

In seguito all’unanime approvazione, da parte del Consiglio Comunale, del punto in discussione, il sindaco Antonio Parodi ha ripercorso brevemente la biografia dell’artista: musicista autodidatta, inizialmente ha lavorato come ferroviere in qualità di capo stazione a Cuneo, professione che ha mantenuto anche dopo aver vinto due edizioni del Festival di Recanati nel ’93 e ’94. Nel 1995, invece, grazie alla collaborazione con la produttrice francese Nicole Courtois, ha pubblicato “Montgolfières” il primo dei suoi 9 album. Nel corso della sua carriera, ha suonato in oltre tremila concerti in Francia (dove si è esibito per quattro serate allo storico teatro Olympia di Parigi), Germania, Italia, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti e Portogallo.

Come ha spiegato l’assessore alla cultura Davide Sannazzaro, le motivazioni di questa onorificenza, consegnata su proposta del direttore della biblioteca civica Dario Milano, non derivano semplicemente dalle origini cavallermaggioresi dello chansonnier (nato a Madonna del Pilone), ma dalla “sua capacità di avere raggiunto grandi successi, senza mai dimenticare la città, anzi, continuando a raccontarla nel modo giusto, con dolcezza ed eleganza”.

Probabilmente, di questa cittadinanza onoraria, sarebbe contento mio padre – ha dichiarato Testa, visibilmente commosso, al momento del suo discorso –. La dedico prima di tutto alla mia famiglia, a tutti noi, tutti voi, di Cavallermaggiore e non, e a chi è venuto da lontano per essere qui. Grazie. Io non ho mai dimenticato Cavallermaggiore, però ricevere questo riconoscimento mi imbarazza molto. Chi lavora con la creatività, vive un’esistenza strana. All’inizio sei il matto del villaggio, perché dipingi, scrivi, canti, poi qualche giornale si accorge di te e allora diventi una specie di eroe, invecchi e cominciano a chiamarti maestro”.

“Ora - ha continuato ridendo - io, nel frattempo, non sono cambiato e mi fa specie l’attenzione che ricevo, per questo sono rimasto in ferrovia finché ho potuto, perché questo non è un lavoro. Certo, può essere molto stancante, per i viaggi e il resto, ma non è un lavoro. Infatti, ancora oggi, non oso dire che canto, che faccio il cantautore e quando mi chiamano maestro, mi fanno sentire più vecchio e anche arrabbiare, perché io non mi sento maestro in niente”.

Al termine del discorso, per congratularsi con il neo cittadino onorario, hanno preso la parola diverse personalità del mondo della politica e non solo. Al microfono sono intervenuti i consiglieri regionali Antonella Parigi e Francesco Balocco, l’onorevole Mino Taricco, il sindaco di Alba (attuale città di residenza di Testa) Maurizio Marello, l’assessore provinciale Flavio Manavella, il fondatore dell’associazione Slow Food Carlin Petrini, il proprietario della catena Eataly Oscar Farinetti, il poeta e collega chitarrista Pier Mario Giovannone e lo storico cantante dei Trelilu Pippo Bessone.

Andrea Scarscelli

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