Quando era stato costruito si era ormai a cavallo tra la fine degli Anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta. “Per l’esattezza era il 1959” ci dice con precisione cronometrica un abitante della zona.
Così come letteralmente “a cavallo” del confine fra Paesana e Sanfront, qui c’è più di una casa: con la cucina nel territorio di Paesana e la camera da letto in quello di Sanfront. O viceversa.
Adibito (da sempre) ad allevamento di galline ovaiole, negli ultimo anni usato come magazzino di oggetti… d’antiquariato, quel grosso capannone che sorgendo in località Pamparini segna praticamente il confine est del territorio sotto la giurisdizione del Comune di Paesana oggi cade letteralmente a pezzi.
“Al punto – ci dice un vicino di casa – che quando c’è vento forte le onduline in eternit con il quale è coperto si sgretolano e piovono nei cortili delle abitazioni circostanti, con tutto quello che questo potrebbe comportare”.
Qualcuno si è anche rivolto in Comune per segnalare quanto qui accade con un certa qual preoccupante regolarità. Inutilmente. Tanto vale quindi rivolgersi ai giornali.
Giriamo la segnalazione al sindaco ed all’Asl, che in altra zona del paese, a proposito di un argomento non molto dissimile da quello di località Pamparini, una trentina di mesi fa aveva fatto sentire pesantemente la propria voce. E risolvendo così, come per incanto, quel problema che esisteva da anni e nei confronti del quale il Comune aveva a lungo fatto spallucce.