E’ stato l’inno di Mameli, eseguito dagli allevi dell'indirizzo musicale della scuola Media, ad alzare il sipario (al cinema Lux) sulla giornata di festa e sulle due cerimonie: al mattino, a Busca, i conferimenti di tre cittadinanze onorarie. All’Arma: nelle mani del comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta il generale di Brigata Gino Micale, al colonnello Flavio Magliocchetti e, a sorpresa, al comandate della stazione locale Gavino Passerò.
Una platea di oltre 300 bambini delle medie dietro ad grande parterre istituzionale politico e militare con gli alti vertici dei Carabinieri, il vescovo Monsignor Giuseppe Guerrini, prefetto, questore e procuratore della Repubblica di Cuneo, iGuardia di Finanza e Forestale.
Ad aprire la sequenza degli interventi, moderati dalla giornalista de “La Stampa” Paola Scola, la riflessione del sindaco Marco Gallo: il suo comune, Busca, con quello di Costigliole, sono accomunati nell’iniziativa, come lo sono nel ricordo e nelle commemorazioni della strage di Ceretto e del 25 aprile. Per i 200 anni dell’Arma, ha voluto, con il primo cittadino costigliolese Livio Allisiardi “con riconoscenza e apprezzamento” ringraziare il corpo dei Carabinieri e manifestare l’orgoglio di avere come cittadino onorario il colonnello Magliocchetti, che ha vissuto gli anni della gioventù nei due paesi, mantenendo molti legami con le comunità.
Portando l’ apprezzamento del Consiglio regionale, il presidente Mauro Laus, ha lanciato ai giovani l’invito a non perdere la fiducia nella legalità e nelle istituzioni che la difendono. “Occasioni di festa come quella di oggi servono a ricaricare le batterie della legalità”.
Tre i capitoli dell’intervento di Federico Borgna con la fascia di presidente della Provincia. Rivolto ai ragazzi, ha ricordato il valore della memoria e quello dei simboli delle istituzioni politiche. La cittadinanza onoraria all’Arma e al colonnello Magliocchetti per dire in modo chiaro “questi sono i modelli per bene da seguire".
Sempre rivolto alle generazioni future il generale Micale, ha illustrato il compito dell’Arma, la sua evoluzione, il rapporto di affetto e stima con i cittadini. “I 200 anni della nostra storia sono intrecciati con la storia delle nostre comunità.
4. 800 stazioni su tutto la penisola: è la stazione che ci lega al territorio. E questo radicamento ha creato una connessione stretta con la popolazione.
Ai ragazzi: "Vi si chiede l’impegno di essere buoni e bravi cittadini, perché è ciò che abbiamo difeso".
Visibile la commozione del colonnello Magliocchetti, che ha considerato l’onorificenza una tappa fondamentale della sua carriera, oltre che come uomo - ex ragazzo di queste vallate. "Oggi sono qui in rappresentanza dei miei genitori, di mio fratello Marco, di mia moglie e i miei due figli Francesco e Lorenzo. E sono in rappresentanza di tutti i Carabinieri - ha sottolineato partendo dall’inizio della professione a Benevento per arrivare alla provincia di Cuneo - L’appuntato Davide Porcheddu e Giulio Olivella sono due carabinieri che a rischio della loro vita, l'altra notte, hanno arrestato dopo un inseguimento due rapinatori entrati in un bar. Questo per dire cos'è l'Arma. Io sono il loro rappresentante".
La terza cittadinanza onoraria è stata conferita al Comandante della stazione di Busca Maresciallo capo Gavino Passerò.
Il sigillo della cerimonia nelle parole di Nando Dalla Chiesa figlio del Generale Carlo Alberto al quale nel pomeriggio Costigliole ha intitolato una piazza. “E’ davvero importante che una popolazione stringa un rapporto di questo tipo con l'Arma dei Carabinieri."