Busca: al "Civico" arriva "Zummo!" e le sue storie di fantasmi italiani

Le tematiche fantasmatiche sono presenti in tutte le culture proprio per quell'aspetto fondamentale che hanno in comune: la violazione della separazione netta e invalicabile fra il territorio della vita e quello della morte, la comunicazione tra il mondo dell'essere e del non essere.

Il moderno racconto di fantasmi però fa la sua apparizione come genere autonomo nel Settecento: un dubbio paradossale sulla ragione raziocinante nasce dalle ceneri di vecchie credenze e superstizioni sconfitte dal razionalismo del Secolo dei Lumi. Dapprima si presenta come racconto sporadico poi diventa sempre più importante: prova ne sono gli scritti di Hoffmann, Poe, Gogol, Hawthorne, Merimée, Dickens, Le Fanu e ancora tanti altri.

Non è un caso che la massima fortuna della narrativa del soprannaturale si sia avuta negli anni che dal positivismo ottocentesco hanno portato all'attuale società fondata sulla conoscenza scientifica. In un mondo che ha divinizzato la materia, affidando al suo studio la risposta a tutte le domande, sorge oggi più prepotente, per contrasto, il fascino dell'occulto, dell'inspiegabile. È per questo motivo, forse, che la narrativa e il cinema di genere fantastico godono di una certa popolarità perché traggono quel fascino essenziale dal buio e dall'ignoto.

Per una convenzione letteraria, il  racconto di fantasmi è quasi automaticamente attribuito alla narrativa inglese, ma, se i tetri castelli sassoni sono le sedi più adatte per gli spettri, in realtà la sua culla  è l’America. Sono stati gli scrittori del Nuovo Mondo a prendere sul serio le  divagazioni sull’Aldilà e lo Spiritismo è nato proprio negli Stati Uniti. Ma anche nella tradizione europea le storie del sovrannaturale  occupano uno spazio importante: dalle storie crepuscolari francesi che assumono una valenza fiabesca, a quelle tedesche, dove natura e fantasia si annullano in un in un tutto alchemico fino ai racconti italiani dove la paura viene fatta sorgere proprio dal dubbio ironico del confronto tra fantastico e quotidiano.

Riguarderà proprio le storie di fantasmi "made in Italy" l'appuntamento di sabato 16 aprile al teatro "Civico" di Busca, con la pièce "Zummo!"

Per la scrittura della pièce sono stati scelti tre esempi particolarmente significativi di questa narrativa tra XIX e XX secolo: Un vampiro di Luigi Capuana, Notizie dall’altro mondo di Amilcare Lauria e La casa del Granella di Luigi Pirandello. Tre novelle fantastiche o per meglio dire del soprannaturale riunite ed intrecciate a formare un'unico soggetto che si svolge in parte sul palcoscenico e in parte in video.

“Il supporto filmico girato in tre dimore storiche saluzzesi – dice il regista Costantino Sarnelli - funge da amalgama narrativo, da corona agli avvenimenti che si svilluppano in scena”. Sarà infatti un narratore ad animarsi nella loggia di Casa Cavassa, negli interni di Casa Pellico e nel giardino di Villa San Carlo facendo da guida allo spettatore nei meandri di queste storie fantasmatiche che si creano intorno alla figura di un vampiro, alle manifestazioni durante una seduta spiritica e alle dicerie di una casa infestata. Un'atmosfera gotica per una narrativa ironica e surreale dei tre scrittori italiani. La musiche in scena, curate da Siro Giri, contribuiscono a creare una colonna sonora atta a competrenarsi come una presenza viva all’interno della messa in scena.

“I brani musicali non sono dei meri accompagnamenti – dice Siro Giri -  ma delle atmosfere sonore,  costituite da cenni melodici, armonici o da semplici rumori che vanno ad inserirsi di volta in volta nello scorrere della rappresentazione”.

Il sovrannaturale si cala nella vita quotidiana e la trama della pièce riflette le idee dei tre scrittori: il paradosso scientifico intorno alla figura del vampiro , la seduta spiritica che si tramuta in farsa e la casa infestata che assume una valenza surreale. Questi tre soggetti demoliscono qualsiasi ragionamento raziocinante, introducendo un elemento di confusione nella mente dell'avvocato Zummo, il personaggio che collega le tre novelle.

Zummo è incapace di accettare tutto ciò e per evidenziare questo concetto Pirandello crea un confronto umoristico tra le figure dello spiritismo e le figure della legge, facendo ricorso ad un lessico giuridico per mostrare l'assoluto nonsense della vita.