Egr. Direttore,
vorrei esprimere alcuni pensieri a proposito della querelle “Borgna-Manassero” in vista delle prossime elezioni comunali.
Premetto che parlo da cittadina cuneese, disgustata e preoccupata da ciò che sta succedendo.
Sto provando la stesso senso di malessere che ebbi nel 2012 quando il garante delle primarie si dissociò dal risultato disconoscendo gli impegni assunti , seguito in tale decisione dalla giunta al completo, ad eccezione dell’allora Assessora al bilancio ed oggi Senatore della Repubblica, Onorevole Patrizia Manassero.
Solo questa scelta dovrebbe già dirla lunga rispetto alla coerenza della futura candidata sindaca di Cuneo.
Da tutto questo papocchio e tradimento , cui si associò anche molta parte di “quelli che contano” (o che forse contano di passare sopra a tutto in funzione di un tornaconto personale) venne “ pescato” l’attuale sindaco della città, perfetto sconosciuto ai piu’ , ma probabilmente con le spalle coperte e con le giuste protezioni .
Oggi si sta verificando questo : i vertici del PD ,a Torino come a Roma, stanno boicottando la candidatura dell’On.le Patrizia Manassero, spingendo Federico Borgna, neppure , a quanto mi risulta, iscritto al partito : i cittadini, al di fuori da questi giochi e giochetti si stanno chiedendo; ma perché? Quali saranno le ragioni di tutto ciò che sembra non avere nulla di logico?
Io credo questo: la coerenza non conta, l’aver lavorato per anni con determinazione ed impegno sembra non avere alcuna importanza: ciò che conta è avere alle spalle l’arroganza del potere, sia esso clericale od economico, senza escludere la “ complicità “ di alcuni giornalisti che anziché fare informazione sposano una causa, in funzione sempre di quel potere.
E allora? Allora direi all’On. Manassero: non mollare, è l’ora di resistere! La cittadinanza, quella che crede nei valori della coerenza e della democrazia intesa come governo del popolo, si schiererà dalla tua parta, avendo fiducia nelle tue capacità e nella tua esperienza personale, politica, professionale.
Non voglio qui fare un’analisi di genere, anche se ne varrebbe la pena, però mi chiedo se, anziché Patrizia fosse stato un Patrizio, sarebbe stata così stritolata dalle logiche di spartizione del potere.
Visto il mio percorso di grande sostenitrice della parità di genere, questo mio discorso potrebbe sembrare dettato solo dal fatto che Patrizia Manassero è una donna: nulla di piùdistante dalla realtà: infatti la delusione più grande in politica l’ho avuta proprio da una donna, che sostenni con convinzione, impegno, mettendoci la faccia, alle primarie di quattro anni fa.
Credo che Patrizia Manassero debba essere sostenuta perchè ha tutte le carte in regola per essere un’ottima sindaca della mia città, anche grazie alla sua capacità di ascolto, correttezza, determinazione, a prescindere dal fatto che sia una donna.
Liliana Meinero






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