Progetto in esterna entro il 2020 se si raggiunge l'accordo aggiuntivo con la concessionaria. È questa la soluzione proposta dal ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio per il completamento dell'autostrada Asti-Cuneo. Questa mattina l'incontro pubblico in Prefettura a cui hanno partecipato amministratori del territorio e rappresentanti di associazione di categoria.
Dal pubblico una richiesta unanime: “Completate l'autostrada con tempi e modalità certi”.
“Lo Stato non è un bancomat – ha dichiarato Delrio che ha posto condizioni precise per poter completare l'infrastruttura in tre anni e mezzo -: l'unica strada possibile è quella di trovare un accordo con la concessionaria e di firmare l'atto aggiuntivo entro giugno”.
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La soluzione progettuale esterna (esclusi dunque i progetti con la galleria a doppio fornice e il progetto monofornice) è la più sostenibile: prevede un costo minore, di 300 milioni di euro circa, ha una durata anch'essa minore, di circa 37 mesi, essendo più semplici i lavori. Comporterebbe un aumento del pedaggio del 3,5 % per sei anni. Percentuale che potrebbe diminuire con un accordo di cross-financing: spostare i proventi di alcune tratte autostradali per finanziare altre opere secondo il principio che i più forti debbano aiutare i più deboli.
Come stare nei tre anni e mezzo di tempo? “Intanto si parte con i lavori – spiega Delrio -, quindi non è che dobbiamo stare fermi in attesa della valutazione di impatto ambientale”.
A queste condizioni sarà possibile andare in Europa e discutere il tema delle concessioni autostradali. L'ncontro è già fissato a Bruxelles il 9 marzo per chiedere lo stesso trattamento della Francia.










































