Santo Stefano Belbo, caos in Consiglio comunale sull'approvazione del bilancio: per la minoranza è "arroganza politica"

Gentile Direttore,

giovedì 23 marzo, il Consiglio Comunale di Santo Stefano Belbo aveva per oggetto l’approvazione del bilancio di previsione, l’atto più importante per le amministrazioni comunali.

Nell’occasione, i consiglieri del gruppo di minoranza “Le radici, il futuro” avrebbero voluto chiedere conto all’assessore al bilancio (tra le altre cose) della nuova rete di illuminazione pubblica che, anziché consentire un risparmio, costerà ai santostefanesi 18mila euro in più (aumento del 15%); avrebbero voluto chiedere conto del dimezzamento da 42mila euro a 20mila euro dello stanziamento per la manutenzione delle strade; avrebbero voluto chiedere conto dei servizi per l’agricoltura (settore fondamentale del nostro paese) cui è destinato lo 0,05% della spesa comunale.

Ma alle assenze iniziali del vicesindaco e dell’assessore alle opere pubbliche e manutenzioni (erano presenti solo tre su cinque componenti della Giunta), nel bel mezzo della discussione del bilancio hanno lasciato il Consiglio un consigliere di maggioranza e, soprattutto, l’assessore al bilancio, la cui presenza sarebbe stata fondamentale per fornire ai consiglieri le informazioni necessarie per chiarire gli elementi del bilancio.

A quel punto, mortificati dalla mancanza di rispetto dimostrata nei confronti del Consiglio e della cittadinanza in questo rappresentata, i quattro consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’assemblea manifestando il loro profondo disappunto.

Successivamente il Consiglio, composto da soli 6 consiglieri su 13, ha deliberato l’approvazione del bilancio di previsione senza procedere all’opportuna verifica del numero legale, di fatto venuto meno.

Non resta che prendere atto di quanto avvenuto, ennesima dimostrazione di un intollerabile atteggiamento di arroganza politica nei confronti della minoranza.

Andrea Bertelli - capogruppo de “Le radici, il futuro”