Senza vincoli partitici mascherati e senza ricicli arditi e imbarazzanti, a Borgo San Dalmazzo, per le elezioni dell’11 giugno, la scelta di cittadinanza è da oggi concreta e possibile.
Svela infatti in queste ore la propria presenza e la propria volontà di riportare la scelte strategiche in mano ai cittadini, l’unica vera lista civica per Borgo: “Cittadinanza Attiva”.
Tra chi si candida per autoperpetuazione della specie e chi tenta di riesumare antichi e mai compiuti fasti, è oggi possibile scegliere la terza via, la prima a onor del vero in termini di spontaneità, trasparenza e coinvolgimento. Candidato Sindaco della cittadinanza attiva: Massimo Danna, 45 anni, operaio metalmeccanico, spontaneo attivismo politico e militanza sindacale alle spalle per “farsi le ossa” e poter ambire ad un ruolo da Sindaco al servizio della comunità borgarina in discontinuità sia con il passato prossimo che con il passato remoto, rappresentati dai due candidati già ufficialmente in lizza.
“Trasparenza e partecipazione totale, razionalizzazione urbanistica, mobilità intelligente e forti investimenti sulla cultura, sui giovani e sul recupero del ruolo naturale della città anche di riferimento per le valli cuneesi attigue”: queste le prime indicazioni, se si chiede a Massimo di sintetizzare in poche parole chiave il proprio programma.
E se si volesse conoscere in estrema sintesi le pecche dell’amministrazione uscente? “Individualismo amministrativo, strategie non chiare, disordine nella pianificazione e confusione nell’identità di Borgo i principali, ma non gli unici, errori che rilevo” risponde Danna sicuro, supportato nelle valutazioni dal suo gruppo.
Novità interessante sia in termini assoluti, con molti neofiti totali, che in termini di riequilibro nella imminente campagna elettorale: terza via appunto tra un rimpasto degli avanzi di ieri e una riproposizione della non vincente minestra riscaldata dell’altro ieri. Se la libera scelta è un valore democratico, soprattutto in una città “resistente” come Borgo, Cittadinanza Attiva prova a renderlo concreto, con una ventata di novità tutt’altro che sprovveduta.
“Pur critici verso gli avversari, non corriamo contro Beretta e/o contro Molinengo, bensì a favore della possibilità di realizzare il programma che stiamo elaborando, e soprattutto a favore di una metodologia che riconosca da subito il legittimo protagonismo di Borgo, città che amiamo profondamente. Nei prossimi giorni saremo in giro per proporre e ascoltare, e per incontrare i borgarini. Siamo sicuri che il riscontro sarà ottimo.”












