Antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHemophilus influenzale di tipo B. E poi ancora ("con diverse modalità") antimorbillo, antirosolia, antiparotite e antivaricella. Infine, consigliati ma non obbligatori (e comunque gratuiti), antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus.
Sarebbero queste le tipologie di vaccino coinvolte nel Decreto che oggi, venerdì 28 luglio, è stato discusso e approvato dalla Camera dei Deputati; nella notte appena passata era già stata approvata la fiducia, al Decreto stesso, con 305 voti favoreli e 147 contrari, mentre alle 12 di oggi si è tenuto il voto definitivo.
Grazie anche all'attività della cuneese Patrizia Manassero, che ricordiamo essere stata tra i relatori al Senato del Decreto, l'obbligo di vaccinazione per effettuare l'iscrizione a scuola torna quindi legge in Italia dopo 18 anni di assenza. Ma in quali modalità?
Tra i vaccini indicati sopra, soltanto i primi dieci sono effettivamente obbligatori: saranno sufficienti due punture differenti per iniettarli. Il Decreto coinvolge i nuovi iscritti ad asili nido e scuole materne con un range di età dagli 0 ai 6 anni, ma parrebbe probabile vada poi a estendersi con modalità particolari anche alle scuole elementari, alle medie e ai primi due anni delle superiori, fino ai 16 anni di età dei ragazzi.
Le vaccinazioni saranno tutte obbligatorie, gratuite e prenotabili in farmacia e toccheranno anche i minori stranieri non accompagnati; saranno invece esonerati (o meglio, per loro la vaccinazione verrà posticipata) i bambini immunizzati perché hanno già contratto precedentemente una delle malattie e quelli in specifiche condizioni cliniche. Per i primi, sarà obbligatoria la vaccinazione monocomponente priva dell'antigene della malattia già contratta.
E per chi decida comunque di non vaccinare i propri figli? Sarà destinatario di una multa di entità compresa tra i 100 e i 500 euro, ma solo dopo che il dirigente scolastico abbia proceduto alla segnalazione della violazione all'ASL, che a sua volta si vede obbligata a contattare la famiglia e effettuare una sorta di richiamo formale. Contestualmente all'approvazione finale del Decreto verrà creata, poi, l'anagrafe nazionale vaccini, dove saranno registrati tutti i soggetti vaccinati e ancora da sottoporre, le date e i possibili effetti collaterali.
Non si sono certo fatte attendere le dichiarazioni pubbliche degli esponenti della politica, anche di quella "made in Cuneo".
"Nessuna casa farmaceutica oggi potrebbe controllare la comunità scientifica mondiale, così grande e variegata da riuscire sempre a smascherare i ciarlatani - sottolinea Chiara Gribaudo - . Ma l’informazione, nel mondo digitale, quella non può controllarla nessuno, specie quando fa leva sulle nostre paure e sui nostri cari. E quando questo accade, è proprio per distruggere le regole e le istituzioni che la società umana si è data per sopravvivere e per combattere chi mette sé stesso di fronte agli altri."