C’è modo e modo di gestire una crisi industriale, e questo vale sicuramente anche per la #Burgo di Verzuolo.
Conosco le ragioni con cui la proprietà ha motivato la procedura di licenziamento di 143 lavoratori: l’aumento del prezzo della cellulosa, il calo degli ordinativi, la competizione con la Cina e il Nord Europa. Li comprendo tutti, ma credo che per un’azienda che fa della responsabilità aziendale e sociale e dell’innovazione i suoi biglietto da visita, debbano essere prese in considerazione altre soluzioni. Burgo è un grande gruppo e come tutti i grandi gruppi sa che occorre investire per rimanere sul mercato. Disinvestire, alla lunga, si rivela sempre una scelta perdente.
Per questo credo e spero che ci siano ancora i margini per cambiare le cose e il destino della “linea 8”. Governo e Regione dovranno impiegare tutta l’attenzione necessaria sul tavolo che verrà presto aperto fra sindacati e azienda. Personalmente, mi impegnerò perché ogni possibilità di recuperare posti di lavoro e di rilanciare lo stabilimento di Verzuolo venga presa in seria considerazione.
Chiara Gribaudo
deputata Pd e responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro