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Attualità | 29 ottobre 2017, 13:30

Fossano, "L'atteggiamento di ANAS è intollerabile e offensivo": Ilaria Riccardi commenta gli sviluppi sulle macerie del ponte crollato

Riceviamo e pubblichiamo

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Con riferimento alla tormentata ed ancora inconclusa vicenda della riapertura della tangenziale di Fossano e della mancata rimozione delle macerie del ponte crollato vorrei esprimere tutta la mia indignazione per come Anas sta trattando da mesi l’amministrazione comunale e la città di Fossano.

Come confermatomi dal sindaco stesso nella sua risposta ad una mia interrogazione scritta di agosto, il Comune aveva concesso per un solo mese ad Anas di collocare i resti del ponte crollato sul piazzale del cimitero; Anas non ha mai inoltrato al Comune alcuna richiesta di proroga e pertanto, a settembre, il Comune l’ha sollecitata a rimuovere le macerie nel più breve tempo possibile; Anas ha risposto che l’area è sotto sequestro, lasciando intendere che i ritardi nello sgombero non sono ad essa imputabili.

Credo che qualunque cittadino non possa che ritenere un tale atteggiamento del tutto intollerabile e gravemente offensivo per tutta la comunità fossanese.

Anas è tenuta a rimuovere immediatamente le macerie dal parcheggio del cimitero, un’area pubblica occupata abusivamente da mesi. Anas era tenuta, ed è tenuta ora senza più indugi, ad identificare una diversa area nella sua disponibilità (onerosa o no sono problemi suoi) sulla quale ricollocare le macerie di concerto con la Procura della Repubblica. Voglio ricordare ancora una volta che Anas è stata vent’anni fa il committente della tangenziale di Fossano. Essa ha quindi approvato il progetto della tangenziale ed appaltato i lavori, con il risultato di un ponte crollato e dell’incertezza perdurante sulle sue condizioni strutturali che non ne consente ancora la riapertura al traffico.

Con questa gravissima responsabilità giuridica e morale su di sé, Anas si permette anche di lavarsi le mani della rimozione delle macerie.

La misura è colma! Mi aspetto, e credo se lo aspetti tutta la città, che venga emessa ordinanza di sgombero dell’area abusivamente occupata, al fine di rientrare in possesso di un’area di proprietà comunale per restituirla alla funzione pubblica che le è propria.

Tale ordinanza è un atto amministrativamente dovuto, quindi non più procrastinabile. Era infatti ben chiaro fin dall’inizio che l’area messa a disposizione dal Comune ad Anas per la collocazione delle macerie sarebbe stata sequestrata dalla Procura per gli accertamenti del caso, pertanto Anas sapeva fin dall’inizio che, trascorso un mese, avrebbe dovuto trovare nuova collocazione per le macerie sotto sequestro. D’altra parte non è il parcheggio del Comune sotto sequestro, ma i manufatti del ponte che sono stati spostati lì solo grazie alla disponibilità dell’amministrazione, che aveva ritenuto prevalente l’interesse pubblico della riapertura della strada provinciale rispetto alla funzione pubblica del parcheggio. Per la custodia delle macerie, ora come allora, un luogo vale un altro.

Per quanto riguarda poi le incertezze sulle reali condizioni strutturali della tangenziale, mi sorge un dubbio: sarà solo stata costruita male oppure Anas aveva approvato un progetto frutto di una concezione ingegneristica inadeguata? Appare molto strano che Anas non prenda una posizione chiara. Se le pecche sono costruttive, sarebbe suo interesse puntare immediatamente il dito sulle imprese cui aveva appaltato i lavori, sollevandosi da ogni responsabilità. Più passa il tempo e più mi convinco del fatto che Anas avesse approvato un progetto alquanto “disinvolto” e che ora, accaduto quel che è accaduto, non sappia più che pesci pigliare.

A mio giudizio è giunta l’ora di togliere ad Anas la competenza per ulteriori verifiche tecniche e di assegnarle ad un soggetto terzo, nominato dalla Regione o dal Ministero dei Trasporti, che faccia luce il più presto possibile sulle verità tecniche scomode che si nascondono dietro la nostra povera tangenziale.

A tal proposito attendo di conoscere la risposta all’interrogazione parlamentare di Mino Taricco. Spero vivamente che il sindaco Sordella smetta inizi ad utilizzare tutti gli strumenti che gli sono propri per mettere Anas finalmente con le spalle al muro: o si sta fino in fondo dalla parte dei propri cittadini o ci si dimette.

Ilaria Riccardi

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