Cuneo, rischiano di ritardare di un anno i fondi del "Bando Periferie": l'appello del PD per il rispetto della convenzione

Gentile Direttore,

si decide in questi giorni alla Camera dei Deputati, la sorte di 1,6 miliardi di euro con cui attraverso il bando "periferie" lo Stato intende finanziare interventi per miliardi di euro nelle zone più deboli e a maggior rischio di tutti i capoluoghi di provincia italiani.

A Cuneo sono stati destinati 17.993.600 euro per 19 progetti e anche questi sono denari a rischio. Infatti al Senato, nei primi giorni di agosto, è stato inserito in un decreto legge in via di conversione (denominato “milleproroghe") un emendamento che rinvia di un anno la concreta erogazione dei fondi, rimandando l'attuazione di progetti già giunti allo stato di esecutività e quindi di cantierabilità.

La maggioranza che governa il paese da circa quattro mesi si sta impegnando alacremente nel reperire, con ogni mezzo, i denari per far fronte alle funamboliche promesse della campagna elettorale.

Scendendo nel concreto i cittadini cuneesi devono sapere che anche i deputati eletti in questo territorio si apprestano a votare progetti di cui si è discusso in questi anni con l'amministrazione, con i comitati di quartiere, sulla stampa, tra l'opinione pubblica.

Piazza d'Armi, grazie alla scelta di parlamentari che dovrebbero avere come interesse primario la crescita del proprio territorio, la riqualificazione della città capoluogo, la spinta agli investimenti e quindi al lavoro, non diverrà il parco urbano della città nonostante l'impegno che tutte le amministrazioni seguitesi dal 1985, hanno profuso intorno a questo obiettivo. Questo vale per tutti i progetti: piste ciclabili, riqualificazione di Cascina Vecchia, implementazione della smart city, interventi nei quartieri che rischiano di divenire quartieri dormitorio posti nella parte sud della città (Gramsci, Donatello, Sanpaolo ed altri). Anche i cosiddetti progetti immateriali intesi come attività di inclusione sociale salteranno se la maggioranza di governo non verrà costretta a cambiare idea.

Sappiamo che alcuni (pochi) cittadini hanno plaudito a questa scelta sciagurata semplicemente perché impedirebbe la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, quello di piazza Europa. Sorvoliamo sullo scarso senso civico che dimostrano coloro che ragionano in questo modo; siamo coscienti del fatto che questo progetto specifico, parte di un ragionamento generale, ha suscitato notevoli discussioni. Il partito democratico ha più volte espresso la propria opinione positiva in coerenza a quella di tutta la maggioranza.

Ma, oltre ad ogni opinione, si colloca il principio generale di una democrazia non centralista: le decisioni sul nostro territorio possono essere influenzate da una programmazione generale, ma non possono essere imposte per legge in violazione di convenzioni giá firmate e impegnative.

Per questo abbiamo deciso come gruppo consiliare del PD, in contatto con i nostri colleghi di altre città d'Italia di presentare un ordine del giorno - a cui chiederemo l'adesione della maggioranza e non solo - con il quale chiediamo che sia rispettata la convenzione firmata con il Governo e che sia abrogato l’emendamento di rinvio inserito al senato. Tutto questo in appoggio all'attività che in questi giorni sta svolgendo il vice presidente del gruppo parlamentare alla camera dei deputati, eletta sul nostro territorio, Onorevole Chiara Gribaudo.

Grazie,

Sara Tomatis, vice-presidente della III^ Commissione Consiliare competente in materia di Rigenerazione Urbana

Mauro Mantelli, assessore alla Pianificazione Strategica ed alla Rigenerazione Urbana del Comune di Cuneo