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Attualità | 08 ottobre 2018, 13:04

Ceva come Mondovì: stop ai cassonetti gialli per gli abiti usati

Il sindaco, Alfredo Vizio: "Saranno rimossi perché i gesti di inciviltà hanno raggiunto un livello intollerabile e indecoroso"

Ceva come Mondovì: stop ai cassonetti gialli per gli abiti usati

Dopo Mondovì, che per molti mesi ha fronteggiato il problema sino ad alzare bandiera bianca, anche Ceva sceglie di rinunciare, a partire dal 2019, ai cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati: una decisione anche in questo caso figlia di alcuni episodi di malcostume verificatisi nella città del fungo, l'ultimo dei quali risale a pochissimi giorni fa ed è documentato dalla foto a corredo di quest'articolo.

"Abbiamo detto 'stop''perché i gesti di inciviltà hanno raggiunto un livello intollerabile e indecoroso - ha commentato, con evidente amarezza, il sindaco Alfredo Vizio -. Non è accettabile dover quasi ogni giorno raccogliere mucchi di indumenti ai piedi dei cassonetti".

Ancora da decidere come verrà modificato il servizio (ritiro a chiamata o porta a porta con date prestabilite?), che finora prevedeva la distribuzione di 42 cassonetti gialli sul territorio di quindici Comuni (oltre a Ceva e Mondovì, Bagnasco, Carrù, Dogliani, Farigliano, Garessio, Magliano Alpi, Niella Tanaro, Ormea, Rocca de' Baldi, Roccaforte Mondovì, San Michele Mondovì, Vicoforte e Villanova Mondovì), nell'ambito di un contratto sottoscritto con Acem e "Proteo" e in scadenza il 31 dicembre 2018.

Alessandro Nidi

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