Mentre a Fossano tutti attendono di sapere chi saranno i candidati sindaco per la tornata elettorale di giugno, si è conclusa il 13 gennaio la mostra Leonardo Opera Omnia.
Ieri, lunedì 28 gennaio, il sindaco di Fossano, Davide Sordella insieme ai partner dell’iniziativa, Progettomondo mlal e Diocesi di Fossano, ha incontrato giornalisti e attori di un percorso lungo diversi mesi che ha coinvolto tutto il territorio fossanese.
“Non è solo la mostra, ma anzi, quello che ritengo più importante è il modo in cui un evento come questo coinvolge tante realtà del territorio” ha detto il sindaco Sordella.
Numeri importanti quelli sciorinati da Sordella ieri: a partire dagli oltre 11mila visitatori che nei quattro mesi di mostra si sono avvicendati nelle tre sedi espositive del castello degli Acaja, del Museo Diocesano e della barocca chiesa della Santissima Trinità. Una mostra che ha coinvolto oltre 3000 studenti che hanno usufruito del servizio di visite guidate approntato dall’associazione Atelier Kadalù e che, ha mosso circa 20mila spettatori tra mostra, eventi collaterali, incontri organizzati dai diversi partner, mostre parallele.
Sono infatti 11.149 gli spettatori di Leonardo Opera Omnia e 8.869 quelli di IN leONardo, l’evento parallelo coorganizzato da Comune di Fossano e il POMLab dell’IIS Giancarlo Vallauri con il contributo di Audi SportQuattro Cuneo, Fondazione CRC, Fondazione CRF e Fondazione CRT e il sostegno di Slow Food Fossano.
Accanto a questi due maxi eventi se ne sono avvicendati diversi: una mostra di ricami dell’associazione La Mimosa, sempre attenta al clima culturale cittadino, la catapulta realizzata dai detenuti della casa circondariale, la presentazione di un libro, una mostra di Gioconde realizzate dai bambini delle scuole primarie, l’esposizione dell’uomo vitruviano frutto di un percorso della scuola media di via Dante, una mostra fotografica di Federico Fulcheri dedicata a Fossano, una lectio magistralis con la professoressa Paola Salvi e cinque con don Pierangelo Chiaramello, 3 serate a tema organizzate dalla diocesi di Fossano per entrare “dentro i quadri” di Leonardo, un incontro di lettura di poesie, due convegni, il salotto di lettura della Biblioteca ragazzi con tanto di catalogo ad hoc, un convegno con la Protezione civile dedicato all’isola di Haiti e alla sua drammatica situazione, la presentazione di un libro, una cena solidale.
Molti gli attori di questa attività febbrile che ha generato diversi benefici al territorio. Sono infatti 13 le persone che hanno lavorato alla mostra con Atelier Kadalù, vincitrice del bando indetto da Fondazione Artea che si è occupato della gestione organizzativa, degli allestimenti e della comunicazione della mostra dimostrando che la cultura, a dispetto del luogo comune, può generare lavoro: il 6% del PIL nazionale è infatti rappresentato da settore culturale e creativo che sale al 16,1% se si tiene conto di quella parte di turismo legato alla cultura stessa (dati Istat e Symbola).
La mostra è stata anche occasione di formazione per 66 studenti dell’IIS Giancarlo Vallauri del settore turistico che hanno svolto un’attività di alternanza scuola-lavoro alla mostra IN leONardo toccando con mano il significato dell’accoglienza di turisti italiani e stranieri.
Non sono mancate le considerazioni sul volano economico: le 30mila tovagliette stampate da ASCOM per i locali del territorio, i 98 cartonati per le vetrine a tema e i menu a tema preparati dal locale sono una cartina di tornasole di come il territorio abbia creduto in questa manifestazione capace di attirare turismo.
Cultura come leva di welfare e di solidarietà, anche. La catapulta realizzata nell’ambito dei percorsi formativi e di inserimento lavorativo di Casa di Carità Arti e Mestieri con Jail Design e Caritas ha visto il coinvolgimento dei detenuti della casa circondariale di Fossano e, soprattutto, nei mesi di mostra c’è stata una grande mobilitazione per raccogliere fondi da inviare ad Haiti per le iniziative di Progettomondo Mlal.
Oltre ai 10mila Euro che sarà possibile destinare alla ONG con gli introiti della mostra, infatti, sono state moltissime le iniziative legate sia al finanziamento che alla sensibilizzazione al tema della cooperazione internazionale. Con il corner solidale, bookshop gestito da diverse associazioni del territorio e dai detenuti del Santa Caterina si sono raccolti circa 3200 Euro, 1100 Euro sono stati donati da Palazzo Righini con la cena solidale dello scorso 12 gennaio, 2500 Euro i proventi dell’asta dei vini nella medesima serata (2000 raccolti con l’asta stessa e 500 Euro offerti dal presidente della Cassa di Risparmio di Fossano Antonio Miglio) e 1000 Euro sono stati donati dalla Strafossan.
“Una comunione di intenti tra tante realtà del territorio niente affatto scontata” ha detto la vicepresidente di Progettomondo.Mlal Ivana Borsotto.
In attesa di Raffaello nel 2020 il comune di Fossano si lancia nel percorso di concretizzazione dei musei: da quello nella torre del castello pronto a marzo, a quello sugli Acaja e i Savoia in progettazione e nel frattempo propone una mostra sul Palio dei Borghi.