E' iniziata stamattina 1° marzo, davanti alla Prefettura di Cuneo, la protesta degli amministratori della Granda per chiedere al Governo il completamento dell'Asti-Cuneo.
Un tratto di circa 9 chilometri che manca e che la provincia attende da decenni. Costo stimato in 350milioni circa.
Martedì scorso la manifestazione a Roreto di Cherasco; da oggi, fino al 25 marzo, decine e decine di amministratori si alterneranno sotto il gazebo allestito in via Roma a Cuneo.
Turni di 2/4 ore ciascuno. Nella prima settimana sono stati "chiamati alle armi" gli amministratori del capoluogo e dell'hinterland. Hanno iniziato, stamattina, gli assessori del Comune di Cuneo Luca Serale e Paola Olivero e il sindaco di Gaiola Fabrizio Biolè.
La prossima settimana si alterneranno gli amministratori dell'Albese e del Braidese. Quella dopo del Saluzzese, Saviglianese e Fossanese e poi, ancora, quelli del Monregalese.
Dalle 8 alle 20, sette giorni su sette, con la prospettiva di spostare il presidio, dal 26 marzo, a Roma, davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Gli amministratori stati chiamati a raccolt, nelle scorse settimane, dal presidente Federico Borgna. Queste le sue parole nell'incontro con i sindaci, per decidere le modalità di azione: "La conclusione dei lavori è un credito che il nostro territorio ha non con qualche governo presente o passato, ma con lo Stato italiano: non vogliamo perorare un qualche tipo di soluzione rispetto a un altro, ma soltanto avere ciò che ci spetta".