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Attualità | 26 luglio 2019, 12:30

Aumenta di 201 euro al mese la “paga” del sindaco di Sanfront, e in Consiglio comunale nasce il botta e risposta con la minoranza

Tra le motivazioni addotte dal primo cittadino spunta un “incarico aggiuntivo”: la Presidenza dell’Unione del Monviso. Brodino (opposizione): “I sanfrontesi ci rimettono per via dell’Unione”. Ma Meirone corregge il tiro: “Spesso devo chiudere il negozio per impegni istituzionali, aumento necessario per espletare ancora meglio il mio mandato”

Il Consiglio comunale di ieri sera (25 luglio) a Sanfront

Il Consiglio comunale di ieri sera (25 luglio) a Sanfront

Aumenta la “paga” del sindaco di Sanfront, Emidio Meirone.

Nel Consiglio comunale di ieri sera (giovedì), in fase di variazione di bilancio, l’assise ha preso atto di quanto deciso all’interno della Giunta: l’indennità del primo cittadino di Sanfront passa da 1100 euro a 1301,47. Poco più di 200 euro di aumento (lordi) al mese, che annualmente corrispondono a 2417 euro.

Calano invece gli emolumenti per gli altri componenti della Giunta.

Il compenso del vicesindaco passa da 289,22 dello scorso anno a 260,29; in calo anche lo “stipendio” degli assessori (a Sanfront ve n’è soltanto uno, essendo l’Esecutivo composto da 3 persone), da 216,91 euro a 195,22 euro.

Come esplicitato nelle premesse della delibera di Giunta, il decreto ministeriale del 2000 fissa, come valore standard, l’indennità del sindaco di un Comune con popolazione da 1001 a 3000 abitanti nella misura di 1301,47 euro, “con possibilità di aumenti o diminuzioni dei valori”.

Sanfront (2354 abitanti al 31 dicembre 2018) ha quindi deciso di adeguarsi agli standard del Ministero, aumentato l’indennità del primo cittadino.

Nel Consiglio di ieri sera la modifica non è passata inosservata agli occhi della minoranza.

Dai banchi dell’opposizione, Alessio Brondino ha subito chiesto se l’aumento fosse ascrivibile ad un obbligo di legge o meno.

L’aumento va letto anche a fronte di incarichi aggiuntivi” ha risposto il sindaco Meirone, offrendo lo spunto al suo interlocutore per una nuova domanda. “Quali sarebbero questi incarichi?” ha infatti chiesto Brondino.

Nella risposta di Meirone è stata citata, tra gli incarichi aggiuntivi accennati in precedenza, anche la Presidenza dell’Unione montana del Monviso, Ente sul quale – da sempre – Brondino nutre alcune perplessità.

In buona sostanza – ha dichiarato in sede di Consiglio – i sanfrontesi dovranno rimetterci per un incarico legato all’Unione del Monviso”.

Non è così” ha ribattuto Meirone, che ha anche parlato dei risvolti che la carica ha sul proprio lavoro (è titolare di una cartolibreria in centro paese): “Spesso capita che io debba chiudere il negozio per impegni istituzionali. Non avendo più la possibilità di farmi sostituire da mia figlia, ed essendo consentito dalla legge, ho deciso di integrare il compenso.

È un aspetto che abbiamo lasciato indietro per 5 anni, ora lo applichiamo. Non ho mai nascosto, essendo una persona economicamente normale, di far fatica.

Ci sono un sacco di lavori e di impegni dietro a questo incarico”.

Una tesi che non ha soddisfatto appieno la minoranza, che è tornata sul punto, ancora una volta, per bocca di Alessio Brondino.

Proprio in questi giorni – ha detto – abbiamo una serie di persone che pongono davanti al lavoro l’organizzazione di un importante evento che si sta svolgendo in paese. Lo fanno per volontariato, e questa è la nostra visione anche dell’Amministrazione pubblica: mettersi a servizio del paese in toto.

Capiamo l’impegno, e lo proviamo sulla nostra pelle, essendo iscritti ad associazioni del paese, ci dispiace solo prendere atto di questo aumento, proprio nei confronti di chi svolge volontariato”.

La discussione si chiuderà, subito dopo, sulle parole del sindaco: “Non mi sento si rubare nulla, neanche a chi fa volontariato. Questa è una facoltà di legge, necessaria per espletare ancora meglio il mio mandato nei prossimi cinque anni”.

Nicolò Bertola

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