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Curiosità | 04 agosto 2019, 17:01

Roberto, Daniele e Iser ce l'hanno fatta: 2.000 chilometri da Biella a Pachino in sella al mitico Fifty (FOTO E VIDEO)

I tre cuneesi hanno partecipato al Crazy Italian Rally Summer, raid motoristico non competitivo. “È stato bello, a parte la disavventura di una foratura a Gioia Tauro e le scottature su cosce e braccia”. Prossima vacanza? “Stiamo pensando di partecipare al Camel Rally. Da Biella a Marrakech, sempre in cinquantino”

Roberto, Daniele e Iser ce l'hanno fatta: 2.000 chilometri da Biella a Pachino in sella al mitico Fifty (FOTO E VIDEO)

 

43 chilometri orari di media per percorrere tutta l'Italia da nord a sud in sella al mitico Fifty Top Malaguti. Un percorso di oltre 2.000 km, da Biella a Pachino, il punto più a sud della Sicilia.

Si è conclusa ieri, sabato 3 agosto, l'avventura di tre cuneesi al Crazy Italian Rally Summer, raid motoristico non competitivo organizzato dalla Brados A.S.D.

Roberto Bertaina è di Cuneo, frazione Ronchi, di mestiere fa l'operaio e ha 32 anni. Insieme a lui i buschesi Daniele Ramonda e Iser Giordana, rispettivamente meccanico di 34 anni e camionista di 35.

Sono partiti da Biella domenica 28 luglio e sono arrivati sulla spiaggia di Pachino ieri pomeriggio alle 16 piantando il cinquantino letteralmente nella sabbia. Ecco il video del loro arrivo:

“È stato bello, a parte la disavventura di una foratura a Gioia Tauro e le scottature su cosce e braccia”, raccontano.

Non era la prima edizione del Crazy Italian Rally Summer a cui partecipavano, per questo se la sono presa comoda, con orari da vacanza e tappe per far festa.

“Eppure abbiamo rispettato l'arrivo stabilito dagli organizzatori riuscendo a compiere il tragitto in 150 ore di viaggio. Non eravamo gli ultimi, c'erano ancora 11 partecipanti dietro di noi - spiega Roberto Bertaina -. Siamo stati a Riccione, abbiamo fatto festa a Bari e allungato fino a Santa Maria di Leuca, la tappa più bella di tutte. Ci siamo fermati anche a Gallipoli per una grossa mangiata di pesce crudo con alcuni nostri amici”.

Come da regolamento infatti al Crazy Italian Rally Summer non ci sono percorsi obbligati o check point. La scelta del percorso più idoneo al proprio mezzo è compito dei piloti.

La giornata tipo? “Gli organizzatori consigliavano di viaggiare nelle ore più fresche. Tra i partecipanti c'era chi si alzava alle 4 del mattino. Noi invece partivamo intorno alle 10, dopo un'abbondante colazione. Si faceva benzina ogni 100 km con pause intermedie, altrimenti l'acqua ribolliva... Abbiamo viaggiato sotto il sole anche a 43° di temperatura. Ogni giorno si percorrevano circa 350/400 km”.

Per loro, in sella al cinquantino dell'adolescenza, tutto il rispetto degli altri motociclisti su mezzi di grossa cilindrata: “In tanti si fermavano a chiederci dove stessimo andando. Ci hanno detto che eravamo pazzi. Ai distributori di benzina abbiamo fatto tantissimi selfie con gente che non ci credeva. 300 km al giorno c'è chi non li fa neanche in macchina. Poi eravamo carichi come muli su motorini del 1993. Qualcuno non aveva mai visto i nostri mezzi...”

Una vera sfida 'on the road', guidati solo dalle cartine stradali. Roberto Bertaina ci tiene a ringraziare i suoi compagni d'avventura: “Un ringraziamento speciale a Iser per l'impegno e lo sbattimento per la 'navigazione' e a Daniele per essere un ottimo meccanico”.

Mercoledì 7 agosto prenderanno il traghetto alla volta di Livorno e venerdì 9 agosto arriveranno a Cuneo.

La prossima vacanza? “Un'idea ci frulla in testa. Vogliamo uscire dall'Italia e andare in Africa. Stiamo pensando seriamente di partecipare al Camel Rally, un altro evento Brados con partenza da Biella e arrivo a Marrakech, sempre in sella al nostro cinquantino”.

Sarebbero 3.000 km, 4 stati, 2 continenti, 13 giorni a disposizione e l’affidabilità di un mezzo 50cc… E chi li ferma quei tre?


cristina mazzariello

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