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Economia | 18 settembre 2019, 08:45

Aziende e tasse, in Piemonte servono 210 giorni all'anno per regolare i conti con il fisco

Quest'anno il "tax free day" si è però celebrato il 29 luglio, in anticipo di quattro giorno rispetto al 2 agosto 2018

Immagine di repertorio

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Quello tra le aziende e le tasse è sempre stato un rapporto difficile da "digerire", per chi fa impresa. Un fisco spesso opprimente, che finisce per influenzare l'esistenza stessa delle attività.

Tanto che c'è chi si è messo a calcolare per quanti giorni all'anno si lavora per mettersi in pari con l'Erario: il risultato in Piemonte, per il 2019, è di ben 210 giorni su 365. Un numero tale da fissare nel 29 luglio il cosiddetto "free tax day", ovvero il momento il cui l'azienda smette di produrre per pagare le tasse e comincia a lavorare per ricavare sostentamento.

Volendo guardare il lato positivo, si tratta di 4 giorni in anticipo rispetto al 2018, quando la data era "caduta" il 2 agosto. Un guadagno di calendario legato - almeno per le micro imprese - grazie all’aumento della deducibilità dell’Imu, la proposta avanzata da Cna, il cui ufficio studi ha dato vita al dossier “Comune che vai, fisco che trovi 2019”, presentato ieri nella sede nazionale di CNA a Roma.

Nella sua complessità, la ricerca calcola l’aliquota fiscale totale media sui profitti delle piccole imprese in 141 Comuni capoluogo di provincia: a livello nazionale quest’anno il total tax rate scende sotto il 60%, per la precisione al 59,7%, contro il 61,2% del 2018, tornando quasi ai livelli del 2011, quando era al 59%. “E’ il risultato dell’innalzamento al 50%  della deducibilità Imu sugli immobili strumentali introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 su pressione, in particolare, della CNA che ne ha fatto un cavallo di battaglia”, ricordano i vertici della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.

In Piemonte l’aliquota media è del 57,8%, con un calo dell’1,3% rispetto all’anno scorso quando era 59,1%. Nel confronto tra le regioni del Nord, la tassazione piemontese pesa meno rispetto a quella della Liguria (59,1% nel 2019 e 60.5% nel 2018) e della Lombardia (58,8% nel 2019 e 60,2% nel 2018), ma rimane sopra il livello del Veneto: 57,1% nel 2019 e 58,7% nel 2018.

Tra le varie province piemontesi, esclusa la città di Biella, quasi tutti i capoluoghi si si ritrovano con un’aliquota media simile a quella che si registrava nel 2011, nell’era pre-crisi. Su tutti i territori c’è un calo del peso medio della tassazione tra il 2019 e il 2018, e proprio Biella registra l’abbassamento più significativo dell’aliquota. A Torino il total tax rate nel 2019 è del 59,5% (nel 2018 era 61%), Alessandria è al 57% (58% nel 2018), Asti è al 59,2% (6.05% nel 2018), Biella è al 63,5% (66,4% nel 2018), Cuneo è al 54,5% nel 2019, confermandosi la provincia piemontese con minor tassazione (55% nel 2018), Novara è al 56,8% (57,8% nel 2018), Verbania è al 56,4% (57,4% nel 2018) e Vercelli è al 57,5% (58,6% nel 2018).

Di conseguenza, il nuovo calendario del Tax free day per il Piemonte vede al primo posto Cuneo, al traguardo già il 17 luglio, con 3 giorni di anticipo rispetto allo scorso anno; segue a distanza di una settimana, Verbania il 24 luglio (3 giorni prima rispetto il 2018), poi Novara il 25 luglio (che guadagna 4 giorni), Alessandria il 26 luglio (3 giorni prima rispetto al 2018), Vercelli il 28 luglio (3 giorni prima rispetto al 2018), Asti il 3 agosto (6 giorni prima rispetto al 2018), Torino il 4 agosto (6 giorni prima rispetto al 2018) e Biella il 19 agosto (11 giorni prima rispetto al 2018).

Sono piccole variazioni, ma io rimango ancora sconcertato su quanto peso fiscale gravi ancora sul tessuto delle nostre micro e piccole imprese - dichiara il vicepresidente vicario di CNA Piemonte Nicola Scarlatelli - Se per oltre duecento giorni l’anno dobbiamo lavorare per la tassazione, come si può immaginare che saltando i festivi e facendo le classiche otto ore un imprenditore possa andare avanti?

Io credo che a parte qualche intervento locale, come nel caso del Cuneese, manchino una visione e una prospettiva che ci possa far immaginare il nostro sistema produttivo piemontese tra dieci anni”.

Il fisco e la burocrazia sono due facce della stessa medaglia - aggiunge il segretario generale di Cna Piemonte, Filippo Provenzano - Abbiamo la necessità di semplificare e sburocratizzare perché anche questi sono fattori che tendono a pesare sui costi. E’ un tema che Cna Piemonte ha messo in cima alla sua agenda, così come quello della rigenerazione di impresa.

Si deve preparare il passaggio generazionale, la continuità e la conservazione di un patrimonio che rischiamo di perdere".

"E anche su questo fronte Cna Piemonte è in prima fila, pronta a fare la sua parte”.

Massimiliano Sciullo (www.torinoggi.it)

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