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Politica | 04 ottobre 2019, 11:47

Cuneo, Carmelo Noto (Pd): “Le staffette non mi piacciono, ma è Borgna l’allenatore”

Alla vigilia del summit di maggioranza il capogruppo del Pd si dice convinto che la giunta stia procedendo bene. “Io – spiega – gioco per far vincere la squadra perchè è la squadra e non il singolo che vince”

Carmelo Noto

Carmelo Noto

Domani Federico Borgna, sindaco di Cuneo, convoca a San Chiaffredo di Busca le forze che compongono la sua variegata maggioranza civico-politica per fare il “tagliando” di metà consiliatura.

Ne abbiamo parlato con Carmelo Noto, capogruppo Pd, il gruppo che, insieme al “Centro per Cuneo – Lista Civica”, conta il maggior numero di consiglieri: sette.

- Noto, che dice il Pd alla vigilia di questo incontro?

Siamo arrivati in una compagine amministrativa già rodata che ha portato a termine nel primo mandato alcuni importanti  progetti (Pisu) che peraltro come forza politica avevamo voluto fortemente. Con la forza dataci dai risultati elettorali (primi in città), ci siamo confrontati con le altre forze che compongono  la maggioranza, cercando di capirne i meccanismi e le dinamiche. Laddove abbiamo riscontrato delle difficoltà ora proviamo a correggere”.

- Il Pd è un partito mentre gli altri gruppi che fanno parte dell’esecutivo hanno connotazione civica. Questo crea problemi di coabitazione?

Noi siamo l'unico partito politico presente che giornalmente si rapporta con delle liste civiche e non è sempre facile far passare l'idea che dietro una scelta amministrativa ci sia una linea politica a più ampio raggio, una visione d'insieme che deve per forza andare oltre il particolare amministrativo”.

- Che cosa dirà (o chiederà) domani il Pd a Borgna?

Siamo a metà mandato e quindi domani sarà un momento in cui fermarci, guardarci negli occhi, fare il punto su dove siamo, a che punto sono i progetti che cambieranno la fisionomia della città e quale la mission e l'obiettivo che questa amministrazione intende perseguire. E per noi il ragionamento vale anche nella prospettiva della prossima amministrazione”.

- Quali sono gli attuali rapporti con gli altri gruppi consiliari?

Noi partiamo dal principio che ragioniamo sulle idee e su di un progetto. Non sulle persone. Abbiamo un programma di governo da seguire e da perseguire. Nei prossimi anni la città  vedrà cantieri un po' su tutto il territorio… Arrivando, come detto, in una compagine già rodata abbiamo superato la diffidenza reciproca. Quando le persone mettono da parte i pur comprensibili “desiderata’’ personali e si prefiggono un traguardo comune si supera tutto. Cerchiamo di far le cose bene o per lo meno di fare meno danni possibili”.

- Circola voce che Sara Tomatis possa lasciare il Pd per abbracciare la causa di Italia Viva di Matteo Renzi. Le risulta?

Sara non ha mai nascosto una vicinanza a Renzi. Si è avvicinata alla politica grazie proprio all'impegno di Matteo. Non entro nel merito delle scelte personali, ma se deciderà di passare ad Italia Viva lo accetteremo e come sta accadendo  con chi ha fatto questa scelta la saluteremo ringraziandola per il percorso fin qui condiviso”.

- Staffette in vista in giunta o alla presidenza del Consiglio comunale?

Io sono uomo di sport, un tifoso. Le staffette, fin dai tempi di Rivera, non mi sono mai piaciute. Ma l'allenatore è il sindaco: a lui l'onere o l'onore di decidere. Io gioco per far vincere la squadra perchè è la squadra e non il singolo che vince”.

GpT

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