"L'Italia e l'Europa non possono restare in silenzio o abbozzare solo timide reazioni e inviti alla moderazione (di un atto di guerra!) e tutte le realtà democratiche devono mobilitarsi".
E' questo, in breve, lo spirito che il gruppo consiliare della città di Cuneo Cuneo per i Beni Comuni ha deciso di sposare aderendo all'appello dei Coordinamenti per la Democrazia Costituzionale, e chiedendo al governo, ai sindacati e ai media di impegnarsi rispetto al massacro che Erdogan ha avviato nei confronti dei curdi con l'invasione della Rojava.
"La Rojava - spiegano i consiglieri nella lettera inviata nel corso della giornata di ieri (venerdì 11 ottobre) - è una regione della Siria del nord dove è in atto un esperimento di democrazia reale e dove curdi, turcomanni, arabi, persiani, azeri convivono pacificamente in una comune responsabilità".
Secondo il gruppo "l’Italia e l’Europa non possono sottostare al ricatto dell’espulsione dei profughi siriani dalla Turchia, che peraltro riceve alcuni miliardi dalla comunità europea per ospitarli, risorse cui non potrebbe facilmente rinunciare", specie visto il contributo determinante dato dal Rojava e dai suoi combattenti, soprattutto curdi, nella lotta contro ISIS.
I consiglieri hanno organizzato - comunicandolo tramite la pagina Facebook di Ugo Sturlese - un presidio in piazza Galimberti per martedì 15 ottobre alle ore 11.