Mondovì, in occasione dell'ultimo Consiglio comunale, ha approvato la Nuova Carta dei Diritti della Bambina. Un'iniziativa importante, segnalata agli amministratori dalla sezione monregalese della FIDAPA BPW e che ha incontrato il favore unanime dei consiglieri.
Il documento, che ha ricevuto il benestare da parte dei presidenti europei in occasione del meeting del 30 settembre 2016, consta di 9 articoli, contenenti "principi assolutamente condivisibili", come sottolineato dal presidente del consesso, Elio Tomatis.
"I precetti inseriti in questa Carta parrebbero quasi scontati - ha commentato il consigliere di minoranza Paolo Magnino (PD) -; in realtà, la cronaca di tutti i giorni ci ricorda quanto sia fondamentale ribadirli e veicolarli".
Oltre al ringraziamento effettuato dall'assessore Luca Robaldo nei confronti della Consulta femminile di Mondovì "per aver fatto da tramite fra la Giunta comunale e la FIDAPA", si è registrato un prezioso e documentato intervento da parte del vicesindaco, Luca Olivieri: "Il 20 novembre 1989 - ha asserito - l'assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la convenzione internazionale per i diritti dell'infanzia, rivolta a tutti i bambini del mondo. Dopo la conferenza del 1995 a Pechino, emersero tuttavia gravi disagi in materia di rispetto dei diritti delle bambine. Negli anni sono stati fatti progressi, sono state compiute numerose conquiste. Si è addirittura arrivati a celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre ogni 25 novembre. La strada da percorrere è però ancora lunga. La violenza di genere è uno dei meccanismi sociali in grado di subordinare donne e bambine agli uomini: un fenomeno da combattere ed estirpare".
Riportiamo, di seguito, i nove articoli che compongono la Nuova Carta dei Diritti della Bambina, che si apre con la frase "Ogni bambina ha il diritto":
ARTICOLO 1 - "Di essere protetta e trattata con giustizia dalla famiglia, dalla scuola, dai datori di lavoro anche in relazione alle esigenze genitoriali, dai servizi sociali, sanitari e dalla comunità".
ARTICOLO 2 - "Di essere tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, sfruttamento, abusi sessuali e dalla imposizione di pratiche culturali che ne compromettano l'equilibrio psico-fisico".
ARTICOLO 3 - "Di beneficiare di una giusta condivisione di tutte le risorse sociali e di poter accedere in presenza di disabilità a forme di sostegno specificamente previste".
ARTICOLO 4 - "Di essere trattata con i pieni diritti della persona dalla legge e dagli organismi sociali".
ARTICOLO 5 - "Di ricevere una idonea istruzione in materia di economia e di politica che le consenta di crescere come cittadina consapevole".
ARTICOLO 6 - "Di ricevere informazioni ed educazione su tutti gli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi, con particolare riguardo alla medicina di genere per le esigenze proprie dell’infanzia e dell’adolescenza femminile".
ARTICOLO 7 - "Di beneficiare nella pubertà del sostegno positivo da parte della famiglia, della scuola e dei servizi socio-sanitari per poter affrontare i cambiamenti fisici ed emotivi tipici di questo periodo".
ARTICOLO 8 - "Di apparire nelle statistiche ufficiali in dati disaggregati per genere ed età".
ARTICOLO 9 - "Di non essere bersaglio, né tantomeno strumento, di pubblicità per l'apologia di tabacco, alcol, sostanze nocive in genere e di ogni altra campagna di immagine lesiva della sua dignità".