L'episodio, lo diciamo subito, è da stigmatizzare senza "se" e senza "ma". Prendere le distanze da quanto accaduto non aiuterà a cancellarlo, ma, perlomeno, a indebolirne la potenziale portata.
I fatti: nelle scorse ore, un giovane di Mondovì ha pubblicato sui social network un video permeato inequivocabilmente da razzismo e sessismo, nel quale parlava (male, malissimo) di una donna di colore con la quale avrebbe avuto un incidente automobilistico e accanendosi pesantemente sul colore della sua pelle.
Il filmato (l'originale è stato rimosso) è stato rilanciato da un'influencer di Milano (@graceonyourdash) ed è divenuto virale, scatenando una vera e propria rivolta nei confronti del 19enne, che ha appena sostenuto l'esame di maturità, costringendolo a chiudere il suo account Instagram.
La scuola frequentata sino a pochi giorni fa dal ragazzo ha fatto sapere che chiederà un colloquio urgente con i suoi genitori, nonostante l'anno sia terminato, mentre la società calcistica per la quale è tesserato, la Monregale Calcio, ha rilasciato la nota stampa che vi riportiamo di seguito.
"In riferimento all'episodio relativo alla pubblicazione di un video dai contenuti razzisti e sessisti diffuso sui social network da parte di un proprio tesserato, Monregale Calcio prende fortemente le distanze da quanto contenuto nel video, denigrando da sempre ogni forma di discriminazione di qualsiasi genere. La società è da sempre impegnata a promuovere comportamenti, progetti e iniziative che favoriscano l'integrazione sociale, sulla scorta dei contenuti della Carta federale dei diritti del bambino e del proprio Codice etico. L'episodio in questione, dal quale la società si dissocia profondamente, è avvenuto in un contesto totalmente estraneo alle dinamiche del calcio e della pratica sportiva (peraltro ferma dal febbraio scorso), afferendo esclusivamente alla sfera personale e privata del tesserato. Ciononostante, sarà cura della Monregale Calcio e del suo Consiglio di Amministrazione convocare il ragazzo per opportuni chiarimenti sulla questione".