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Cuneo e valli | 06 ottobre 2020, 09:51

Ad Alba e Cuneo due giorni di sciopero per i corrieri dell’appalto Gls

L’astensione dal lavoro indetta dalla Filt Cgil, che denuncia eccessivi carichi di lavoro, con sino a 120 consegne al giorno, e il mancato rispetto del diritto alla disconnessione dei lavoratori

Il presidio dei lavoratori Emmevi stamattina a Cuneo

Il presidio dei lavoratori Emmevi stamattina a Cuneo

E’ iniziato questa mattina (martedì 6 ottobre) col presidio in corso presso la sede aziendale di Madonna dell’Olmo a Cuneo la due giorni di sciopero indetta dalla Filt Cgil per i lavoratori della Emmevi Trasporti, azienda che tramite l’ottantina di lavoratori impegnati presso la sede del capoluogo, quella di Alba (in zona Vaccheria) e quella di Savona gestisce per conto di una seconda società, la Vepal, l’appalto per le consegne del corriere Gls nelle tre zone.

"Da tempo denunciamo la non corretta applicazione del contratto nazionale merci e logistica – spiega Ivano Esposto della Filt Cgil –. Non si è mai potuto aprire un dialogo serio e costruttivo per un’analisi dei carichi di lavoro, che nei momenti di massimo traffico comportano sino a 120 consegne al giorno, mentre nei periodi meno intensi c’è un ricorso improprio ai permessi non retribuiti. Inoltre va stigmatizzato anche il mancato rispetto del diritto alla privacy e alla disconnessione, con dipendenti costretti a utilizzare il proprio cellulare per la gestione del lavoro, e che quindi vengono contattati sulla propria utenza dai destinatari delle consegne a ogni ora del giorno e della notte, festivi compresi, mentre la stessa azienda è usa a un utilizzo smodato di comunicazioni fuori dall’orario di lavoro tramite i servizi di messaggistica".

Secondo la sigla Cgil allo sciopero ha aderito la metà della trentina di lavoratori a tempo indeterminato impegnati in azienda: "L’azienda fa grande ricorso al tempo determinato ma per ovvie ragioni abbiamo rivolto la nostra protesta agli addetti contrattualmente più tutelati – dice ancora Esposto – . Si tratta quindi di un’adesione molto alta, considerato che l’unico precedente riguarda un’’astensione dal lavoro indetta dai Cobas cinque anni fa, allora con la partecipazione di quattro persone".

Ezio Massucco

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