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Attualità | 12 novembre 2020, 18:26

Milletrecento firme per "salvare" i vecchi ospedali di Alba e Bra

Domani in Consiglio regionale la consegna della petizione che Potere al Popolo e il Laboratorio Sociale Chiabas hanno promosso per chiedere il ripristino dei due presidi

L'ex ospedale "San Lazzaro" di Alba

L'ex ospedale "San Lazzaro" di Alba

Riceviamo e pubblichiamo.

Nel corso del 2020 la popolazione di Alba e dintorni ha inviato alle istituzioni regionali un segnale forte e inequivocabile: i “vecchi” ospedali di Alba e Bra non dovevano essere smantellati, ma devono continuare la loro attività di pronto soccorso.

Il Laboratorio Sociale Chabas e Potere al Popolo-Alba hanno raccolto in questo lasso di tempo quasi 1.300 firme, in una petizione che chiedeva appunto la salvaguardia dei due presidi.

Le autorità regionali hanno dimostrato ampiamente e tragicamente la loro inefficienza e incapacità decisionale, inizialmente proseguendo (in piena pandemia) il proposito di svendere all’asta ai privati le strutture, poi comunicando all’ultimo minuto le chiusure dei Pronto Soccorso, nonostante l’organizzazione e il funzionamento del nuovo Ospedale di Verduno siano ampiamente insufficienti (per non parlare delle difficoltà logistiche per raggiungerlo).

La popolazione continuerà ad avere necessità di queste strutture, anche quando la pandemia sarà terminata. Queste 1.300 firme hanno un peso spaventoso: urlano a gran voce il desiderio di una politica migliore, a servizio dei reali bisogni delle persone.

Tenere aperte le due strutture avrà un costo? Certamente, ed è questo il punto: nonostante ciò, la gente ha firmato, ben consapevole che il ruolo della Politica dovrebbe essere l’assegnare le giuste risorse ai settori più importanti, e non continuare a tagliare i servizi pubblici, coi tragici risultati che ne conseguono e che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti.

Peraltro ben maggiore, come ampiamente documentato, è stato il costo del nuovo ospedale di Verduno, realizzato secondo il modello della partecipazione pubblico/privato che porta avanti la logica di considerare la sanità non un diritto, ma un’occasione di investimenti redditizi per gli interessi privati.

Venerdì 13 novembre queste firme saranno consegnate al Consiglio Regionale, nell’ambito di una campagna per chiedere assunzioni stabili per gli operatori sanitari e denunciare la carenza di personale indotta dai tagli degli ultimi decenni, operati da tutte le Amministrazioni di ogni colore politico, che si sono avvicendate.

La Regione non può ignorare questo appello: cominci da qui a porre rimedio agli errori fatti finora!

La sanità è di tutti. Salviamo gli ospedali e i pronto soccorso di Alba e Bra!

Potere al Popolo-Alba
Laboratorio Sociale Chabas

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