“Da sempre Confcommercio opera nel segno della legalità”. Non fa giri di parole Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia Cuneo. L'associazione si dichiara contraria alla manifestazione di protesta #IoApro che sfida le misure anti Covid del Governo.
“Siamo convergenti sul fatto che un'associazione come la nostra non può dichiararsi verso l'illegalità e l'illecito - gli fa eco Giorgio Chiesa, presidente dell’associazione provinciale Albergatori ed esercenti turistici, vicepresidente regionale Federalberghi e rappresentante Fipe Confcommercio - Sollecitiamo i nostri associati a comportarsi nel rispetto delle norme. Non aprite stasera”.
Il fatto che il settore sia in forte crisi è sotto gli occhi di tutti.
“Ci rendiamo conto del livello di prostrazione e difficoltà di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie – continua Chiapella -. Per questo stiamo lavorando in silenzio a livello confederale per ottenere ristori e liquidità. Stiamo trattando anche la tematica degli affitti e dei contributi”.
“Siamo fortementi penalizzati – aggiunge Chiesa -. La nostra categoria ha diritto ad una maggiore attenzione sotto l'aspetto tassativo e fiscale. Stiamo portando avanti istanze legate alle tasse locali, ma anche ai costi Siae, Rai, e assicurativi. Tutte tasse che, in regime di normalità, sono sostenibili ma che lavorando al 20% sono impossibili da pagare. Stiamo lavorando anche a livello nazionale in difesa e a sostegno dei nostri associati”.
Proprio ieri (giovedì 13 gennaio) si è tenuto l'incontro in Prefettura a Cuneo del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica a cui hanno partecipato forze dell'ordine e associazioni di categoria.
“In quell'occasione abbiamo affrontato con il Prefetto il problema della tassazione locale. Imu Tari e Tasi affliggono i ristoratori – dichiara Chiapella -. Su questo punto si è pensato ad un'azione condotta con i parlamentari della Provincia”.
All'incontro in Prefettura era presente anche Chiesa: “Confcommercio ha ribadito la propria intenzione di dissociarsi da qualsiasi manifestazione portata avanti da singoli in ambiti al di fuori della legalità e del lecito. Sono state rappresentate le sofferenze alle quali è sottoposto il comparto della ristorazione e più in generale di quello turistico nel suo insieme, ivi inclusi i locali da ballo”.
In ogni caso non dovrebbero essere molti i locali della Granda che partecipano alla protesta #IoApro e Confcommercio sta chiamando gli associati aderenti per farli desistere da questa iniziativa e rimanere nella legalità.
“È impensabile che un'associazione come la nostra possa spronare i propri associati a mantenere una condotta illegale, proprio noi che ogni anno organizziamo la giornata della legalità”, concludono Chiapella e Chiesa.