In un Paese che si interroga sulle possibilità del premier incaricato Mario Draghi di trovare in Parlamento la maggioranza necessaria a varare il nuovo governo immaginato dal presidente Mattarella, sulla scena politica di Langhe e Roero non si vola distante dalle posizioni che informano l’intero panorama nazionale. La riprova nei commenti alla crisi da noi raccolti da alcuni amministratori ed esponenti locali delle principali forze in campo, con l’avviso che altrettanti da noi interpellati tra i municipi e altre più alte sedi istituzionali hanno al momento preferito sospendere il proprio giudizio.
MARTA GIOVANNINI
(COMITATO NAZIONALE ITALIA VIVA)
Tra quanti condividono e rivendicano le scelte che hanno portato alla crisi di governo c’è il sindaco di Verduno Marta Giovannini, renziana della prima ora, ora ai vertici provinciali di Italia Viva, oltreché referente del comitato nazionale della formazione nata dopo la fuoriuscita di Renzi dal Partito Democratico.
"Come componente del Comitato Nazionale di Italia Viva – spiega – sono felicissima della fine di una crisi che è stato necessario aprire perché, nonostante le nostre ripetute richieste di modifica e le nostre proposte, il Governo Conte ci stava portando al punto di non ritorno: non c'era un Recovery Plan adeguato, si rifiutavano i miliardi del Mes per la sanità, non esisteva un piano scolastico ma solo lo scandalo dei banchi a rotelle: una situazione imbarazzante. Occorreva una discontinuità forte per il bene del Paese. Draghi è la personalità migliore che abbiamo, l'uomo giusto al momento giusto, che Matteo Renzi ha indicato da mesi, non è un mistero. Come sindaco e come cittadina mi fido di Mario Draghi e sono certa che saprà investire i miliardi che la Ue ci ha destinato, nel migliore dei modi".
ELENA DI LIDDO
(ASSEMBLEA NAZIONALE PD)
Elena Di Liddo, consigliere comunale albese dopo essere stata vicesindaco della città, dallo scorso anno fa parte dell’assemblea nazionale del Partito Democratico a guida Zingaretti: “Ho trovato assolutamente inopportuna l’attuale crisi di governo. In un momento così difficile occorre responsabilità e maturità, sia personale che politica, due cose che chi ha negato la fiducia al governo ha mostrato di non avere. Ora mi auguro che Draghi, persona stimata e autorevole, trovi una maggioranza politica e possa mettere in piedi un governo capace di guidare il Paese fuori dalla pandemia. Le sfide del piano vaccinale e del Recovery Plan sono fondamentali e dobbiamo vincerle”.
IVANO MARTINETTI
(CONSIGLIERE REGIONALE M5S)
Ivano Martinetti, consigliere regionale pentastellato dopo essersi seduto per un lustro sui banchi di minoranza del Consiglio comunale albese, interpreta la contrarietà del Movimento 5 Stelle alla soluzione rappresentata da un governo tecnico: "Dietro i cosiddetti governi tecnici si nascondono sempre maggioranze politiche e conseguenti ammucchiate che non trovano corrispondenza con la volontà dei cittadini. Per questo non siamo disponibili a sostenerne. Esecutivi del genere hanno già dimostrato, in passato, tutti i propri limiti. Il Movimento 5 Stelle nasce all’opposizione, io stesso ho fatto tutte le mie esperienze politiche all’opposizione. Stare in minoranza non mi spaventa, così come non spaventa il ritorno alle urne".
GIANNI FOGLIATO
(SINDACO DI BRA - PD)
Plaude alla gestione del Mattarella e confida che le forze politiche ne raccolgano l’appello alla responsabilità il sindaco di Bra ed esponente dem Gianni Fogliato.
"Parlando ovviamente a titolo personale, sono dispiaciuto che non si sia trovato un accordo col quale chiudere la crisi. Ma dopo il dispiacere, mi sono riconosciuto in pieno nell’intervento del Presidente Mattarella, nel puntiglio della sua analisi e nel suo forte richiamo alla gravità della situazione in cui il Paese versa. Trovo che il presidente abbia interpretato benissimo il sentimento degli italiani e la preoccupazione di tanti sindaci, che indipendentemente dalla loro parte politica si trovano in prima linea nel quotidiano confronto con famiglie e imprese, che chiedono risposte e di poter avere un governo nel pieno delle sue facoltà, non certo di affrontare momento di incertezze di una campagna elettorale. Con la scelta di Draghi ritengo che abbia coinvolto una delle migliori figure che il Paese possa esprimere in questo momento, forte di una forte credibilità internazionale, guadagnata sul campo per le sue capacità e l’ottimo lavoro che ha dimostrato di sapere svolgere negli importantissimi incarichi che sinora lo hanno messo alla prova. Condivido appieno il discorso che ha fatto, e in particolare il suo espresso richiamo al tema, a me particolarmente caro, della 'coesione sociale', per cui confido che l’appello di Mattarella a sostenerlo venga raccolto dalle forze politiche, così come mi sembra sia nei desideri della maggioranza degli italiani".