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Attualità | 20 marzo 2021, 09:33

A Mondovì ordinanza per il "semaforo antismog", le norme scatteranno con l'installazione dei pannelli luminosi

L'ordinanza sindacale è stata emanata giovedì, ma le norme saranno effettive solo quando saranno conclusi gli interventi relativi alla segnalatica verticale che si prevede avranno un costo di circa 150 mila euro

A Mondovì ordinanza per il "semaforo antismog", le norme scatteranno con l'installazione dei pannelli luminosi

In piena pandemia, con aziende e cittadini in difficoltà i comuni della Granda si trovano a dover fare i conti con l'entrata in vigore del "semaforo antismog". 

Dal 1° marzo scorso, infatti, le limitazioni alla circolazione veicolare il monitoraggio della qualità dell'aria, che avevano coinvolto in provincia solo Alba e Bra, interessano anche tutti i comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti, quindi Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Busca, Fossano, Saluzzo, Savigliano e Mondovì.

Il sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia Federico Borgna, insieme ai colleghi delle altre città coinvolte aveva inviato all’Assessore Regionale all’Ambiente Matteo Marnati, una lettera in cui si chiedeva di sospendere i provvedimenti deliberati dalla Giunta Regionale il 26 febbraio 2021, ma non è stato sufficiente.

Ieri sera, nel corso del consiglio comunale, il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano ha informato tutta l'amministrazione e i cittadini sullo stato dell'arte attuale.

"Per il nostro comune è stata emanata un'ordinanza sindacale sulla base della delibera regionale" - commenta il sindaco - "Si rendono necessari degli interventi per mettere in atto il tutto. Innegabile che queste limitazioni ai mezzi in questo periodo di pandemia sia preoccupante per i cittadini e per le aziende del nostro territorio. Auspichiamo di avere un confronto in Regione". 

L'ordinanza per la città di Mondovì (leggi qui) scatterà quando verranno installati i cartelli luminosi nei punti di accesso al comune (come quelli già presenti a Torino, ndr) e si stima che questi interventi costeranno dai 150 ai 200 mila euro

Il provvedimento tocca anche il mondo dell'agricoltura, che si trova già a fare i conti con l'aumento dei costi delle materia prime. Le misure previste per il settore: divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato). Poi il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale dal 15 settembre al 15 aprile su tutto il territorio del Piemonte.  

AP

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