In piena pandemia, con aziende e cittadini in difficoltà i comuni della Granda si trovano a dover fare i conti con l'entrata in vigore del "semaforo antismog".
Il sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia Federico Borgna, insieme ai colleghi delle altre città coinvolte aveva inviato all’Assessore Regionale all’Ambiente Matteo Marnati, una lettera in cui si chiedeva di sospendere i provvedimenti deliberati dalla Giunta Regionale il 26 febbraio 2021, ma non è stato sufficiente.
Ieri sera, nel corso del consiglio comunale, il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano ha informato tutta l'amministrazione e i cittadini sullo stato dell'arte attuale.
"Per il nostro comune è stata emanata un'ordinanza sindacale sulla base della delibera regionale" - commenta il sindaco - "Si rendono necessari degli interventi per mettere in atto il tutto. Innegabile che queste limitazioni ai mezzi in questo periodo di pandemia sia preoccupante per i cittadini e per le aziende del nostro territorio. Auspichiamo di avere un confronto in Regione".
L'ordinanza per la città di Mondovì (leggi qui) scatterà quando verranno installati i cartelli luminosi nei punti di accesso al comune (come quelli già presenti a Torino, ndr) e si stima che questi interventi costeranno dai 150 ai 200 mila euro.
Il provvedimento tocca anche il mondo dell'agricoltura, che si trova già a fare i conti con l'aumento dei costi delle materia prime. Le misure previste per il settore: divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato). Poi il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale dal 15 settembre al 15 aprile su tutto il territorio del Piemonte.














