La Pasqua, festa sempre speciale anche con un corteo di restrizioni, è ormai alle spalle, all’orizzonte si intravede un barlume di luce che lascia sperare in un ritorno graduale alla normalità.
Nella dispensa si è probabilmente accumulato un tesoro di dolcezza: i resti delle uova di cioccolato, che sarebbe un reato non consumare prima che scadano in qualità.
Come ogni anno dobbiamo pensare a come riutilizzarle e presentarle in forma nuova nei vari momenti della giornata, cercando spunti che le rendano ancora più appetitose.
Un modo sano e veloce consiste nel farcire con pezzetti di cioccolato, meglio se al latte, il panino della colazione o merenda dei ragazzi, o la nostra torta preferita.
Se vogliamo cimentarci in operazioni più impegnative possiamo trovare in Internet decine di idee, con relative ricette da provare, dai muffin alla crema ganache, dai biscotti alla mousse…
I più golosi tra noi possono anche provare a riempire con cioccolato fuso i ravioli della domenica, che vanno lessati solo per un minuto e conditi con burro e altro cioccolato fuso.
È importante per la buona riuscita di queste delizie riuscire a fondere il cioccolato seguendo i segreti dei maestri pasticceri. Le regole sono poche: evitare alte temperature, spezzettare in piccole porzioni il cioccolato in una ciotola per scioglierlo a bagnomaria. Il cioccolato non deve entrare a contatto con l’acqua calda, per cui è necessario che la ciotola chiuda perfettamente l’imboccatura del tegame, in cui si verseranno solo due dita d’acqua. È bene spegnere il gas appena l’acqua comincia a bollire. Le scorciatoie non danno buoni risultati.
Se nonostante tutte queste precauzioni si formano grumi, si può cercare di rimediare sbattendo il cioccolato con forza e unendo ad esso un po’ d’acqua bollente.
Sarebbe di grande aiuto possedere un tegame per la cottura a bagnomaria, che semplifica le operazioni ed evita scottature spiacevoli, o addirittura una cioccolatiera. Sono articoli dal costo accessibile che si trovano facilmente in commercio, di grande utilità per chi ama industriarsi in cucina.