Tra i 28 vincitori del bando di Compagnia di San Paolo “Viva” è risultato il progetto La Via Verde della Seta dell’associazione Culturale Sul filo della seta e il museo della seta di Racconigi.
Si tratta di un progetto redatto con l’associazione culturale Tacafile di Valdilana (BI) e con numerosi partner di rilievo quali Comune di Racconigi, Comune di Caraglio, Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, Museo Civico “C.G. Fanchini” di Oleggio, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”; Museo del cappello di Ghiffa (NO), Associazione Cevitou/Ecomuseo Terra del Castelmagno; Associazione Amici della storia di Racconigi, Associazione Le Terre dei Savoia.
Sabato 12 giugno 2021 alle ore 17 avrà luogo il primo dei numerosi eventi previsti: sarà inaugurata la mostra “Silk and Archives”, un percorso narrante la lavorazione della seta che prende avvio e poggia le sue basi sui documenti d’archivio, fonti certe della storia. É altresì un percorso che dal locale ha l’ambizione di innestarsi su rotte più ampie e che portano lontano, fino all’Oriente. Dalla materia prima (i Setifici Manissero e i documenti del loro archivio storico costituiscono il primo case history si passa per le numerose filande del territorio attraverso La Via Verde della Seta; si tratta di un percorso turistico-culturale ecosostenibile che vuole anche suggerire al visitatore un fatto storico: le filande comunicavano tra loro, creando una fitta rete di scambio.
I bozzoli circolavano sulle strade cuneesi e i Setifici Manissero si inseriscono proprio in questa rete. Si giunge poi alle filande e tessiture Costa (i Costa furono tessitori che avviarono la loro attività proprio nel cuneese e si spostarono nella produzione di tessuti di qualità a Como e con il loro archivio storico, costituiscono il secondo case history). Il tessuto di seta prende quindi forma e diventa abito (in mostra due abiti del museo di Oleggio e uno di una collezione privata milanese) e anche accessorio (in mostra i cappelli orientali del Museo del cappello di Ghiffa - VB).
Ci si trova dunque su un percorso più ampio che collega Cuneo al Giappone passando per Venezia; ed è proprio l’estremo Oriente che chiude (o riapre) il cerchio riportando il visitatore al punto di partenza: ai Setifici Manissero e ai loro contatti con il Giappone. Nel paese del Sol Levante, infatti, Vincenzo Manissero esportò il brevetto di un dispositivo, da lui inventato, atto a migliorare la produzione del prezioso filato.