“Mio marito era molto socievole, gli piaceva scherzare e ridere con tutti. Allo stesso modo ha affrontato la malattia, con grande ottimismo, pur consapevole della realtà. Parlava del suo tumore al pancreas come di un raffreddore”. Così Ketty Esposito ricorda il marito Massimo Gandolfi, 52 anni, morto questa notte nella sua casa in via Monte Corborant, a Borgo San Dalmazzo.
Originario di Chiusa di Pesio, Massimo Gandolfi lavorava come operaio alla Docks Lanterna. Era appassionato di caccia, passione che non ha mai abbandonato, neanche quando faceva la chemioterapia e che condivideva con i suoi amici di Rittana.
La scoperta della malattia – un tumore alla testa del pancreas - nel luglio 2018, nella data di anniversario di matrimonio. Poi le cure al San Raffaele di Milano, a Verona e infine a Cuneo.
“Massimo ci ha lasciato un grande insegnamento – conclude la moglie Ketty -. Non bisogna avere paura di parlare della malattia. Tanti lo nascondono, ma lui no. In questo modo ci rassicurava e ci ha dato la forza”.
Oltre alla moglie Ketty, Massimo lascia le figlie Vittoria e Denise, di 26 e 11 anni, e l'ex moglie Enrichetta. I funerali, provenienti dall'abitazione di via Monte Corborant, saranno celebrati nella parrocchia di Borgo San Dalmazzo mercoledì 6 ottobre alle 15. Il rosario recitato nella parrocchia di Borgo martedì 5 ottobre alle 19.