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Attualità | 27 ottobre 2021, 09:43

Cuneo, in consiglio comunale le violenze squadriste di Roma: "Libertà parola importante, ma certe forze politiche taglino i ponti con il passato"

Ampio il dibattito nella serata di lunedì 25 ottobre, con l'approvazione di entrambi gli ordini del giorno dedicati: uno è stato presentato da Massimo Garnero, unico astenuto nella votazione del secondo

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Ha caratterizzato praticamente l’intera prima serata di consiglio comunale di Cuneo – tenutasi lunedì 25 ottobre – la discussione sui due ordini del giorno presentati rispettivamente da Fratelli d’Italia e PD, Centro per Cuneo, Cuneo Solidale Democratica, Crescere Insieme, Cuneo per i Beni Comuni, Cuneo Città d’Europa, MoVimento 5 Stelle e Gruppo Misto di Maggioranza.

Al centro in entrambi i casi – seppur non negli stessi termini - l’affrancarsi dalle violenze squadriste realizzate, il 9 ottobre scorso, a Roma durante la manifestazione “no green pass”; se Fratelli d’Italia ha richiesto però la celebrazione del 23 agosto come Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari come segno di rifiuto ai totalitarismi di ogni colore, le altre sigle hanno chiesto più precisamente lo scioglimento di Forza Nuova secondo i dettami della legge Scelba.

Principali “contendenti” durante il dibattito sono stati Carmelo Noto e Massimo Garnero, che hanno illustrato i due ordini del giorno. I quali hanno raccolto entrambi l’approvazione, rispettivamente con 20 voti favorevoli, tre astenuti e tre contrari e con 25 voti favorevoli e un’astensione.

Il primo ha sottolineato il voto favorevole del PD al documento di Fratelli d’Italia e richiesto – per coerenza – lo stesso al secondo: “La politica è azione e reazione, ho creduto subito che questo ordine del giorno sia stato presentato per bilanciare le manifestazioni a favore della CGIL ma faccio mea culpa nel caso non stiano così le cose. La libertà è una parola importante e bellissima, di cui spesso abusiamo; proprio perché siamo liberi crediamo doveroso votare a favore, ma chiediamo al collega di fare la stessa cosa”. Ma è proprio Garnero l’unico astenuto nella votazione per il secondo ordine del giorno: “Violenza e squadrismo vanno condannati senza se e senza ma, e dirigenti del mio partito sono andati alla CGIL per esprimere solidarietà al segretario Landini – ha detto - . La Costituzione assegna il diritto di sciogliere i partiti alla Magistratura, non possiamo essere noi a farlo: va quindi verificata ogni situazione nello specifico, per questi partiti, che confermo essere lontani dalla mia concezione di politica”.

- IL DIBATTITO SUGLI ORDINI DEL GIORNO
Il punto politico della discussione, è evidente, è riconducibile alle pressioni a cui Fratelli d’Italia è stata sottoposta nelle ultime settimane: come nel calcio, quando si è schiacciati in difesa spazzar via la palla è il primo pensiero – ha sottolineato Simone Priola, in collegamento da Bologna, rispetto all’ordine del giorno di Fratelli d’Italia - . Nonostante l’aspetto “tattico” del documento, mi sento di condividerlo in linea generale: siamo tutti contrari ai totalitarismi, è uno dei valori della nostra democrazia, e nessuno pensa che la maggioranza dei manifestanti di Roma fossero pericolosi fascisti ma è innegabile che l’egemonia dei gruppi alla guida di queste manifestazioni sia marcatamente neofascista e soffi sulle paure e sulle tensioni sociali presenti all’interno del paese”.

L’ordine del giorno non ci entusiasma per come è stato formulato e subito avevamo pensato di non votarlo o astenerci – ha aggiunto Tiziana Revelli, sempre in relazione al primo ordine del giorno - : non ci piace l’equiparare eventi storici differenti e non ci piace la provenienza e il tempismo con cui il documento è stato presentato, con il chiaro scopo di spostare l’attenzione altrove. La politica della rabbia e della delusione è un filone inesauribile di consenso, che tende però a fornire risposte fuorvianti e controproducenti; chi firma dovrebbe prendere le distanze da situazioni che si configurano come chiari rigurgiti fascisti. Vogliamo però riagganciarci alla sostanza del documento presentato e votare a favore”.

A schierarsi contro il primo ordine del giorno – e a favore del secondo – è stato il gruppo Cuneo per i Beni Comuni. La richiesta di Fratelli d’Italia è stata definita come “un tentativo di evitare il giudizio sui fatti concreti e qualunque conseguenza nei confronti di frange politiche dai comportamenti dichiaratamente repressivi”: “Si tratta di un ordine del giorno fortemente strumentale, in cui si fa confusione sui regimi nazifascista e stalinista, concretamente repressivi entrambi ma fortemente diversi sotto l’aspetto ideologico - ha detto Ugo Sturlese - : stalinismo e comunismo sono differenti, tant’è che Rinfondazione Comunista è fortemente critica rispetto al regime stalinista. Credo sia chiaro a tutti che, oggi in Italia, non esista il rischio di una deriva eversiva di stampo comunista, è la destra extraparlamentare che strumentalizza il malessere della popolazione”.

Sul secondo ordine del giorno, poi, Sturlese ha sottolineato come “mettere fuori uso una forza politica non cancella del tutto le ideologie che la caratterizzano, ma è un segnale preciso e forte”.

Il consigliere “Beppe” Lauria ne ha avute un po’ per tutti, definendo entrambi gli ordini del giorno “tristi e al di fuori della realtà che li circonda”. “Per fare alcuni ragionamenti le cose vanno sentite e non lette, dev’essere la storia che ti porti dietro a darti credibilità; quando, a distanza di quattro anni dalla tua elezione, porti un ordine del giorno di questo tipo è chiaro che il nuovo corso del tuo partito ti spinge a farlo: è un artificio lessicale, per distinguersi da non so nemmeno chi – ha aggiunto, in riferimento al compagno di banco Garnero - . Posso accettare che Sturlese sia fazioso fino alla fine, ma non che si ridicolizzi  una protesta che va avanti da mesi: in piazza non ci sono i fascisti, c’è la gente comune, quella che non va a votare e che ha schifo di chi fa politica e di come la fa: è assolutamente doveroso dimostrare vicinanza alla CGIL, come sarebbe stato farlo anche con me quando trecento persone hanno espresso la volontà di bastonarmi. La democrazia, però, è altalenante, dipende dalle volte”.

Una lettura - quella di Lauria - che Maria Laura Risso rigetta in toto definendo l’intervento come “vergognoso per un consigliere comunale”. La consigliera ha poi espresso il proprio sostegno a entrambi gli ordini del giorno: “Fratelli d’Italia dichiara di volersi ispirare a certi valori e consideriamo condivisibili le premesse dall’ordine del giorno, che sottolinea l’urgenza di contrastare qualunque fenomeno di violenza e repressione in qualunque manifestazione”.

- LE REAZIONI ALL’ASTENSIONE DI GARNERO
La mossa di Massimo Garnero ha suscitato le reazioni dell’intero consiglio comunale, ovviamente. A partire da Carmelo Noto, che l’ha commentata citando Sciascia con la celebre frase “Esistono gli uomini, gli ominicchi e i quaquaraquà...”.

Garnero ci ha fatto passare mezza serata a discutere di un ordine del giorno assurdo, equiparando chi ha fondato la CGIL a quelli che l’hanno assalita e chiedendoci di condannare alcune ideologie senza nascondere la propria vicinanza alle idiozie raccolte sotto il nome di “neofascismo”: sarà con noi anche da quattro anni soltanto, ma l’ha messo in saccoccia a diversi” ha detto “Nello” Fierro.

Maria Laura Risso e Ivano Oggero hanno chiesto al consigliere di Fratelli d’Italia di rivedere la propria decisione, senza successo. Mentre il sindaco Federico Borgna, Maria-Luisa Martello e Tiziana Revelli si sono detti tutti “molto rammaricati e sconcertati”: “Certe forze politiche non riescono a tagliare con il passato – ha detto il sindaco - ; quando si parla di fascismo o si chiede una cesura, ci si sposta a parlare di green pass, senza mai prendere una posizione netta”.

Simone Giraudi

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