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Solidarietà | 09 dicembre 2021, 09:37

Beppe Ghisolfi e lo chef Umberto Ferrondi alla cena per i poveri nella Mole di Torino

Il banchiere internazionale tra gli ospiti della serata benefica promossa dall’ambasciatore del Belize presso la Santa Sede. Ai fornelli il patron della Locanda del Prof di Cherasco, insieme con la delegazione del Piemonte della Federazione Italiana Cuochi

Beppe Ghisolfi e lo chef Umberto Ferrondi alla cena per i poveri nella Mole di Torino

Ciak! Nella splendida cornice della Mole Antonelliana, simbolo di Torino e sede del Museo Nazionale del Cinema, viene servita, direttamente a tavola, la solidarietà. Con il diretto coinvolgimento di alcune tra le più rappresentative autorità delle istituzioni e dell'economia tra cui, su personale invito di sua eminenza ambasciatore Stefan John Charles D'Angieri, il banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi.

L'evento, assolutamente innovativo per le modalità di attuazione di sinergie sociali virtuose a favore dei meno fortunati, è infatti promosso dall'Ambasciata del Belize (Honduras Britannico) presso la Santa Sede, con la prestigiosa e convinta adesione di una pluralità di soggetti ecclesiastici, pubblici e privati: l'Elemosineria apostolica di Papa Francesco, l'Arcivescovado di Torino, la Caritas diocesana del capoluogo piemontese, il Museo Nazionale del Cinema (istituzione cui spettano gli onori di casa), e il pubblico ufficiale notaio Andrea Ganelli.

Il convivio sociale si avvale altresì del sostegno di Intesa Sanpaolo, gruppo bancario leader in Italia con solide radici torinesi presieduto dal professore economista Gian Maria Gros Pietro.

La cena in onore dei poveri e degli emarginati sarà servita ai tavoli dalle varie autorità e personalità invitate, con i piatti da maestro preparati sul momento dallo chef Umberto Ferrondi, della Locanda del Prof. di Cherasco, unitamente al dipartimento solidarietà ed emergenze della Federazione Italiana Cuochi del Piemonte.

La location della serata è in via Montebello 20, nella sede della Mole e del Museo del Cinema, nel rigoroso rispetto degli inviti e delle disposizioni governative in materia di green pass.

L'iniziativa si colloca nel quadro delle politiche di solidarietà alimentare istituzionalmente portate avanti dalla famiglia D'Angieri, in attuazione dei precetti di Sua Santità Bergoglio secondo i quali "nessuno di noi è tanto povero da non poter donare qualcosa".

Sua eccellenza Stefan John Charles D'Angieri si pone in continuità con l'impegno di suo padre Nunzio Alfredo D'Angieri, storico ambasciatore del Belize a Roma, a cui il professor Ghisolfi è legato da una pluriennale amicizia e stima reciproche, avendo preso parte anche in passato, nella Capitale, a momenti ugualmente intensi e partecipati di alta sinergia indirizzati a offrire opportunità non occasionali di ristoro e di accoglienza alle famiglie e ai cittadini in condizioni di marginalità. Impegno andato intensificandosi nella fase della gestione post pandemica.

Redazione

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