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Attualità | 28 gennaio 2022, 18:27

A Saluzzo gli studenti del "Denina Pellico Rivoira" ripercorrono la storia con le "pietre di inciampo"

In occasione della Giornata della Memoria, la classe 4^ ECAT del Denina Pellico Rivoira, guidata dalla professoressa Stefania Vottero, ha svolto una riflessione sulle pietre di inciampo, ideate negli anni Novanta del secolo scorso dall’artista tedesco Gunter Demnig

A Saluzzo gli studenti del "Denina Pellico Rivoira" ripercorrono la storia con le "pietre di inciampo"

In occasione della Giornata della Memoria, la classe 4^ ECAT del Denina Pellico Rivoira, guidata dalla professoressa Stefania Vottero, ha svolto una riflessione sulle pietre di inciampo, ideate negli anni Novanta del secolo scorso dall’artista tedesco Gunter Demnig in memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.

Si tratta di piccole targhe di ottone recanti il nome, l’anno di nascita, la data e il luogo della deportazione e, se possibile, la data di morte di uomini, donne  e bambini  ebrei che  vengono collocate davanti alle loro ultime abitazioni, a memoria e a ricordo del loro tragico destino.

Una sorta di museo diffuso presente in tutta Europa e in continuo divenire, che è rappresentato anche a Saluzzo nella zona dell’ex ghetto ebraico, tra via Spielberg e piazza Garibaldi. Ripercorrere quelle strade della nostra città alla ricerca delle 21 targhette presenti è stato un modo per i ragazzi e le ragazze della classe di “inciampare” concretamente in una delle pagine più drammatiche della nostra storia. 



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