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Attualità | 01 luglio 2022, 11:01

Enrico Brizio alla guida del dipartimento ARPA di Cuneo [VIDEO]

Angelo Robotto: "Ha un’esperienza non solo all’interno dell’Agenzia, ma nella provincia cuneese a 360 gradi: affronterà l'incarico con professionalità e competenza, come piace ad ARPA"

Enrico Brizio alla guida del dipartimento ARPA di Cuneo [VIDEO]

Cambio al vertice per il dipartimento ARPA di Cuneo: a guidarlo da oggi (venerdì 1° luglio) è Enrico Brizio.

Enrico Brizio, 46 anni, è laureato con lode in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio e Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Torino; dal 2004 lavora in Arpa Piemonte, dopo 4 anni come funzionario per l’Amministrazione Provinciale di Cuneo. Si è occupato principalmente di impianti industriali ed energetici, di trattamento dei rifiuti, di fonti rinnovabili e di analisi di rischio sanitario-ambientale. Dal 2014 al 2022 è stato coordinatore regionale per Arpa Piemonte per la tematica delle emissioni in atmosfera.

È autore di quasi 50 pubblicazioni scientifiche, di cui cinque, pubblicate nell’ultimo anno, incentrate sulla trasmissione aerea del SARS-CoV-2, sull’epidemiologia basata sulle acque reflue e sulla tossicità del particolato atmosferico e lo sviluppo di nuove metriche per gli standard di qualità dell’aria. Da gennaio 2021 è Dirigente responsabile della Struttura Semplice “Servizio Territoriale di Tutela e Vigilanza" con sede in Cuneo, afferente alla Struttura Complessa Dipartimento Territoriale di Cuneo.



Nominato con decreto del direttore generale per il Piemonte Angelo Robotto, da quasi vent’anni lavora nel dipartimento territoriale dell'Agenzia. “L’ingegner Enrico Brizio ha un’esperienza non solo all’interno dell’Agenzia, ma nella provincia cuneese quasi a 360 gradi essendosi occupato prima di produzione e poi di vigilanza – sottolinea Robotto – . Negli ultimi anni, oltre al lavoro sul territorio, ha sviluppato e coordinato nuove tecnologie e approcci metodologici su vari temi ambientali,  riconducibili fra l’altro anche allo sviluppo di nuovi metodi di campionamento e analisi e di prove sperimentali sul Covid 19, ad esempio. Lavori e metodologie pubblicate su riviste internazionali di carattere tecnico-scientifico. Sono certo che il nuovo incarico sarà affrontato con professionalità e competenza, caratteristiche che Arpa persegue per un sempre maggior miglioramento per la protezione ambientale della nostra regione”.

redazione

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