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Attualità | 08 luglio 2022, 07:15

Quattro ricci uccisi in un giardino al Mussotto: il centro "La Ninna" condanna l’ennesimo episodio di maltrattamento ai danni di animali

I vicini di casa, congiuntamente al centro recupero di Novello, pronti a denunciare un atto di violenza che, in caso di colpevolezza e in base alla qualificazione del reato, può portare a una condanna fino a due anni di carcere

Tre dei quattro ricci trovati morti nel giardino di una casa a Mussotto d'Alba

Tre dei quattro ricci trovati morti nel giardino di una casa a Mussotto d'Alba

Un atto di violenza ripetuto da parte di una donna denunciato dai vicini di casa, che non hanno più tollerato i suoi insani gesti. E’ quanto accaduto in frazione Mussotto ad Alba, dove negli  ultimi giorni una signora ha ucciso quattro ricci a colpi di bastone che malauguratamente si trovavano di passaggio nel suo giardino, per poi lasciarli senza vita in quell’angolo di verde.

Un gesto che però non è passato inosservato e che ha provocato l’indignazione del vicinato. Ora gli stessi vicini e il Centro recupero ricci "La Ninna" di Novello valutano un’azione giudiziaria, per la quale l’autrice di questi atti potrebbe rispondere di fronte alla legge per maltrattamento di animali e per danno al patrimonio dello Stato, essendo i ricci considerati fauna protetta. Azioni scellerate, quindi, che possono anche costare un procedimento penale che, in base alla qualificazione del reato, può portare a un multa o a una pena dai 4 mesi ai 2 anni, oppure dai 3 mesi ai 18 mesi di carcere, secondo quanto riferito al nostro giornale dal legale che sta curando la denuncia per conto del centro di Novello.

Il veterinario Massimo Vacchetta, fondatore de "La Ninna", si è unito ai testimoni e si è attivato, anche grazie all’aiuto dei volontari, per recuperare i corpi dei ricci. «Ultimamente - dichiara - stiamo assistendo a fatti di cronaca con al centro maltrattamenti verso gli animali. Una parte della popolazione si sta dimostrando insensibile verso la fauna e irrispettosa anche verso le leggi che la tutelano.

Oltre a questo episodio
– continua –, ricordo quello avvenuto due settimane fa a Rivoli, dove alcuni ragazzi hanno ucciso a calci un riccio per poi buttarlo addosso a passanti che hanno assistito impietriti alla scena, e lo scherzo di pessimo gusto che ha visto gli alunni della Scuola Enologica di Alba portare e lasciare un maialino impaurito davanti alla porta dei ragionieri, nella loro goliardica rivalità, in cui gli animali non dovrebbero essere presi in considerazione.

Dall’altro lato per fortuna ci sono molte persone che non tollerano questi atti di crudeltà, e si muovono con le denunce. Ogni atto di crudeltà verso gli animali può essere l’anticamera per eventuali episodi di violenza verso gli uomini. La violenza è segno di squilibrio di una persona ed è da fermare e da impedire. Le leggi che tutelano la fauna sono ormai realtà e la gente dovrebbe fare molta più attenzione ed evitare comportamenti irrispettosi che possono avere anche conseguenze penali verso chi si macchia di questi gesti insensati e vili. In merito all’episodio del Mussotto uno dei quattro ricci è stato recuperato e sarà sottoposto ad autopsia».

Livio Oggero

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