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Politica | 20 luglio 2022, 19:20

Grande idroelettrico, Preioni e Gagliasso: “Bene Ddl, ora via a una stagione di rilancio per i nostri territori”

In Piemonte una partita che a regime varrà 150-200 milioni di euro col Vco che, prima fra tutte le province, fa circa un terzo della produzione idroelettrica regionale, ma anche col Torinese e il Cuneese

Il consigliere regionale della Lega Matteo Gagliasso

Il consigliere regionale della Lega Matteo Gagliasso

Approvato oggi in Consiglio regionale il Ddl che ha apportato modifiche alla legge del 2020 in tema di assegnazione delle grandi derivazioni a uso idroelettrico. Un Ddl che rappresenta una vittoria per i territori e il loro conseguente rilancio, grazie a corposi investimenti che arriveranno dalle concessioni. Per il Piemonte questa partita varrà, a regime, 150-200 milioni di euro, con l’andare a gara di quasi tutte le grandi derivazioni. E proprio in Piemonte, va detto, insistono le grandi derivazioni: il Vco, prima fra tutte le province, che fa circa un terzo della produzione idroelettrica regionale, ma anche il Torinese e il Cuneese. 

Il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, soddisfatto per l’esito del voto, ricorda che “la Lega aveva sventato a Roma i blitz del Pd che prevedevano il rinnovo delle concessioni allo Stato a discapito della concezione che l’acqua è un bene pubblico e che va pagata. Si tratta di un settore strategico e con grandi introiti - dice Preioni - e che, oltre tutto, vive un momento di risalita del prezzo dell’energia. Il Pd, in particolare il deputato ossolano Enrico Borghi, voleva far tornare a Roma questa competenza e toglierla alle regioni. Ma non ha fatto i conti con la Lega”. 

Ancora Preioni: “E’ stato introdotto il sistema del project del partenariato, quindi i grandi player tipo Eni ed Enel che tutti vogliamo possano continuare a lavorare perché hanno fatto la loro parte e sono aziende italiane, potranno usufruire del diritto di prelazione: viene scongiurata l’ipotesi che ci siano multinazionali o imprese estere che possano approfittare e venire a prendersi degli assets strategici, soprattutto in un momento geopolitico come quello che stiamo vivendo”. 

D’ora in avanti, non solo verranno riconosciuti canoni adeguati ai territori montani interessati, compensazioni ambientali e forniture di energia gratuita, ma finalmente, dopo oltre vent’anni di stallo, partirà una stagione di grandi investimenti per modernizzare e rilanciare l’idroelettrico. “Di fronte ai rilievi del governo - ha poi aggiunto Matteo Gagliasso, vicepresidente leghista della commissione Ambiente e relatore di maggioranza del provvedimento - la Regione ha giustamente deciso di andare avanti sulla propria strada in tema di grande idroelettrico, grazie al lavoro fatto dagli uffici, dall’assessorato e anche alla collaborazione delle minoranze. Una materia quanto mai attuale in un periodo di crisi energetica qual è quello che stiamo attraversando. Ma soprattutto un’opportunità di sviluppo e benessere per i nostri territori. Grandi investimenti che daranno finalmente ossigeno alle casse della Regione”.

C. S.

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