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Eventi | 26 agosto 2022, 12:53

Bra, con "Visionaria" in programma una due giorni di atti performativi "per aprirsi a un altro sguardo"

Nel weekend del 3-4 settembre l’associazione Artemovimento propone diverse attività, tra performance, installazioni, laboratori e conferenze

Shika: movimento collettivo (Ph. Walter Paradiso)

Shika: movimento collettivo (Ph. Walter Paradiso)

A Bra arriva una due giorni di atti performativi: sabato 3 settembre e domenica 4 settembre è in programma "Visionaria" a cura di Artemovimento, centro di ricerca coreografica con sede a Torino.

"L’obiettivo dell’evento è aprire lo spettatore e il performer a un altro sguardo rispetto a quello razionale, ovvero quello dell’intuito, per spingersi oltre, verso un’altra realtà migliore", spiega Monica Secco, fondatrice e direttrice artistica dell’associazione. "Ci rifacciamo allo scrittore Carlos Castaneda, che parla del ‘nagual’, lo spirito guida a cui possiamo attingere se riceviamo il nostro intuito e lo seguiamo. Vogliamo dunque trasmettere questo concetto, anche attraverso la relazione dell’uomo con la natura, come si vedrà nelle nostre performances".

"Visionaria" inizierà dunque sabato alle 17.30 nel centro città con la performance "Enigma", per poi spostarsi a Palazzo Mathis con una serie di installazioni in cui saranno utilizzati acqua e vegetali, che proporranno delle vere e proprie esperienze.

In quest’occasione saranno inoltre presenti due pittori che lavorano sulla relazione uomo/natura. Successivamente si esibiranno sei danzatrici/cervi: "Questo animale è simbolo, con le sue corna, della connessione tra le dimensioni, il basso e l’alto, verso l’invisibile".

Prevista poi in programma la performance "Stormi", che esplorerà il concetto di sciame, "per cui, risuonando col gruppo, insieme si può creare una nuova realtà, più positiva".

Il giorno successivo saranno invece proposti due laboratori, sul tema dello sguardo, e poi, nel pomeriggio, una conferenza con uno psicoterapeuta e due docenti. "Con loro parleremo del ‘life allignment’, l’allineamento della vita", precisa Secco. "Si tratta di una tecnica avanzatissima di guarigione che studio da quindici anni e applico alla danza attraverso ‘l’allineamento del corpo’. L’obiettivo è lavorare sulle credenze limitanti, i blocchi che non ci consentono un’evoluzione, di stare nel flusso. Questo porta ad un lavoro di danza terapia che ci riconduce così alla complessità di cui siamo fatti, la parte spirituale".

Luca Sottimano

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