Ad Alba entro la fine del 2022 saranno ben 12 gli impiegati di diversi uffici che finiranno il loro lavoro per il Comune. Nove persone sono già andate in pensione, due hanno vinto concorsi, ed una è in mobilità.
Un numero importante che, nei prossimi tre-quattro anni, è destinato ad aumentare, per un cambio generazionale inevitabile. Questo in sintesi quanto il consigliere Luigi Garassino ha voluto sapere dal sindaco Carlo Bo durante l’ultimo consiglio comunale del 28 settembre.
Una tematica che trova d'accordo maggioranza e minoranza per mantenere la qualità nel futuro.
«I nove dipendenti andati in pensione - precisa il primo cittadino - sono già stati rimpiazzati. Le due persone che hanno vinto i concorsi nei loro ambiti lavorativi, lo saranno uno entro fine anno, e l’altro entro gennaio 2023. La persona in mobilità sarà sostituita ad inizio novembre.
Detto questo voglio aggiungere che quando nei Comuni si presenta questa problematica, la soluzione non è mai semplice perché, a differenza delle aziende private, nel pubblico non è possibile affiancare all’impiegato uscente chi dovrà prenderne il posto, e questo comporta poi tutto un periodo di ambientamento e un cambio di metodo di lavoro che, gioco forza, è sempre più a misura di chi lo compie.
Con questo voglio dire che il fattore qualità è molto importante: chi inizia a lavorare dopo aver vinto un concorso porta la sua esperienza ma deve abituarsi ad una nuova realtà.
Il Comune di Alba ha la possibilità economica grazie alle risorse messe a bilancio ma voglio ricordare che non bisogna superare il 27% calcolato sul rapporto tra la spesa di personale ed il fondo crediti, ed ogni anno ci si avvicina anche per l’adeguamento di contratto che ogni legislatura incide sui 500 mila Euro».