Nel giorno del trionfo mondiale del chivassese Pecco Bagnaia in MotoGP, il Motorsport regionale vive emozioni contrastanti, viste le polemiche legate allo sbarco del Rally di Alba, dal prossimo anno, nell’European Rally Championship. Nell'occhio del ciclone, le critiche mosse in conferenza stampa lo scorso 2 novembre dai consiglieri del gruppo Pd sulla variazione di bilancio regionale, contestando la decisione della Regione Piemonte di contribuire con 2,4 milioni di euro alla manifestazione nelle prossime tre edizioni.
"Il Piemonte non a caso è stata riconosciuta "Regione europea dello Sport" per il 2022: il mondo dei motori ci sta regalando grandi soddisfazioni - commenta il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso -. Dal trionfo di un piemontese nella MotoGP, che ci riempie di orgoglio, al riconoscimento del sacrificio e dell'impegno di tante persone che da anni organizzano il Rally di Alba, premiato con la promozione a “Rally del Piemonte” ed esteso alle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Gli organizzatori del campionato europeo erano in cerca di una seconda data dopo quella romana e il Rally albese è noto per essere uno dei migliori in Italia, in virtù della bellezza del territorio e della competenza di chi, da anni, contribuisce alla buona riuscita dell'evento.
Il motorsport fa bene al Piemonte, come il calcio, il tennis, lo sci... Certe polemiche sono sterili, perché lo sport è di tutti e se un evento è in grado di coniugare divertimento, promozione territoriale e crescita economica è bene impegarsi perché possa trovare spazio. Così è stato per le ATP Finals, il Giro d'Italia e il Tour de France. Certo, è curioso che se gli investimenti vengono fatti su eventi torinesi va tutto bene, mentre la polemica si è scatenata per uno stanziamento sulle province di Cuneo, Asti e Alessandria, tributando il giusto riconoscimento a un territorio che lavora bene - aggiunge Carosso -.
Senza contare che 800.000 euro all'anno non sono una spesa così alta, se si pensa a ciò che questa può generare: il territorio beneficerà del ritorno mediatico della manifestazione, trasmessa su Sky Sport ed Eurosport, con un’audience stimata di 9 milioni di spettatori. A questi numeri, aggiungiamo il ritorno economico: una ricerca Ires sul turismo sportivo ha decretato il ritorno economico degli sport motoristici come il più alto rispetto ad altre discipline, i cui spettatori tendono a spostarsi meno. Per 9 giorni saranno sul territorio 150 equipaggi con 6 o 7 persone per ogni team, e per seguirli si muoveranno anche turisti di ampio raggio, riempiendo strutture ricettive e ristoranti".
Conclude quindi il vicepresidente Carosso: "Rispetto alla sostenibilità del turismo, giova ricordare che da due anni il Rally albese è partner del progetto Green Tires, pensato proprio per salvaguardare il patrimonio Unesco delle Langhe con interventi a tutela dell'ambiente, dalle eco-isole per la raccolta differenziata dei materiali alla piantumazione di piante tartufigene per compensare le emissioni inquinanti dei veicoli".