E’ ufficiale, e la conferma è arrivata direttamente dalla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero in apertura dei lavori del primo consiglio comunale del 2023: le dimissioni di Vanda Manfredi, tesoriera di Cuneo Illuminata e socia della Dama sas (e quindi coinvolta nel contenzioso tra Tettoia Vinaj srl e Comune), ha presentato le proprie dimissioni.
Il prossimo 9 febbraio si terrà una riunione del cda dell’associazione, che riorganizzerà l’organigramma e valuterà le necessarie variazioni statutarie.
Il contenzioso settennale, tra cariche ‘ingombranti’ e fidejussioni mancanti
Le dimissioni – arrivate via PEC - , quindi, ci sono. L’ultimo aggiornamento relativo alla figura della signora Manfredi era datato al consiglio comunale dello scorso dicembre, quando la stessa Manassero – rispondendo a una richiesta specifica del consigliere comunale Boselli – aveva sottolineato di averle richieste ma ancora non ottenute.Si tratta dell’ultimo aggiornamento in ordine temporale di un contenzioso che dal giugno scorso è entrato nelle aule di tribunale, e che vi tornerà a giugno di quest’anno per la seconda udienza (il pronunciamento conclusivo non arriverà, probabilmente, prima della fine dell’anno). ‘L’ultima puntata’ era stata la conferenza dei capigruppo organizzata nel corso della scorsa settimana, in cui il consiglio comunale e la giunta hanno avuto modo di discutere direttamente con l’avvocato Barosio.Il contenzioso tra Comune e Tettoia Vinaj srl è stato ampiamente dibattuto negli ultimi consigli comunali, ma arriva da lontano: la società, infatti, avrebbe mancato di corrispondere all’ente una cifra, tra canoni di gestione non pagati e oneri di monetizzazione dei parcheggi mancanti, superiore ai 600.000 euro. La figura della Manfredi entra in campo, nella questione, perché la tesoriera di Cuneo Illuminata sin dal 2014 figura anche come socio accomandante della Dama sas, società che vede come accomandatario il marito Dario Dalmasso (anche amministratore unico della prima srl).Seconda questione dirimente – emersa ovviamente anche durante l’incontro con l’avvocato – quella della mancata fidejussione sulla gestione, anche questa richiesta più volte ma mai presentata.
L'incontro con l'avvocato Barosio
Alcuni consiglieri di minoranza sono intervenuti sull’argomento, sempre in apertura dei lavori (Giancarlo Boselli ha introdotto la questione nello specifico).
“Con l’avvocato Barosio non siamo andati al bar a prendere l’aperitivo e mi attendevo che, all’inizio di questo consiglio, il presidente comunicasse in merito a quanto emerso durante l’incontro – ha detto Beppe Lauria - . Mi spiace, anche perché a fronte di una vera e propria mancanza di rispetto nei nostri confronti, ci siamo dimostrati molto disponibili; è chiaro però che una perdita di tempo scientemente ricercata ha permesso a una situazione disdicevole di perpetuarsi, e ha cagionato un serio danno all’ente pubblico”.
Franco Civallero si è invece detto scontento dell’andamento dell’incontro – cosa che già aveva chiarito una volta interrogato dal nostro giornale - , e ha sottolineato come la sua impressione sia che “l’avvocato non ci abbia detto tutto: per qualcuno potrebbero arrivare delle sorprese”.
“Continuo nel pormi e nel garantire un lavoro comunitario di analisi dei documenti consigliati, nell’ottica della massima trasparenza possibile – ha detto la sindaca Manassero, nella sua risposta -. Per mia linea, io incontro le persone in municipio con traccia nelle mie agende: non abbiamo perso tempo nei rapporti con la Tettoia Vinaj srl, ma ci sono stati tentativi di mediazione, indispensabili prima di arrivare in tribunale”.
“Sono a disposizione per ogni tipo di aggiornamento o chiarimento, ma io non posso rispondere seriamente a pure supposizioni senza fondamento” ha concluso la sindaca.