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Eventi | 28 febbraio 2023, 13:05

“Tutt’ e peccate murtale sò ffemmene”. Donne e pregiudizi nei nostri proverbi dialettali

Giovedì 2 marzo Maria Grazia Colombari presenta il suo libro al Monastero della Stella a Saluzzo. “Leggiamo questi proverbi con un sorriso perché rappresentano la nostra storia ma evitiamo di utilizzarli per stereotipare determinate situazioni femminili. L’appuntamento è nel calendario della rassegna “Storie di dis(pari)opportunità” organizzato dal Comune di Saluzzo con la Consulta pari opportunità

Maria Grezia Colombari

Maria Grezia Colombari

 

“Tutt’ e peccate murtale sò ffemmene. Tutti i peccati mortali sono femmine. Donne e pregiudizio nei proverbi dialettali italiani” è il titolo del libro di Maria Grazia Colombari che verrà presentato giovedì 2 marzo alle 18 al Monastero della Stella.

La presentazione rientra nell’ambito del programma “Storie di dis(pari)opportunità” organizzato dal Comune di Saluzzo con la Consulta pari opportunità.

 La scrittrice saluzzese fa un excursus tra i divieti imposti alle donne in epoca romana, partendo dai motti latini scritti nei loro confronti, fino ai tanti proverbi dialettali delle regioni italiane. 

Questi “detti” ancora oggi vengono declamati ingenuamente, ma continuano a portare avanti i pregiudizi nei confronti delle donne.

"Quando si è sposata mia figlia – spiega l’autrice - ho sentito pronunciare dagli invitati “tanti auguri e figli maschi” e altri proverbi in piemontese dedicati alle donne nei confronti del matrimonio. Mi è venuta la curiosità di capire da dove provenivano questi modi di dire popolari ne ho quindi ripercorso la storia.


Ho voluto scrivere un libro su questi proverbi
– precisa l'autrice - perché anche se la maggior parte di noi non lo sa, usandoli anche solo per scherzo, porta avanti dei pregiudizi nei confronti delle donne. Questi detti derivano infatti da situazioni femminili molto difficili e di grandi disparità. Leggiamo questi proverbi con un sorriso perché rappresentano la nostra storia passata, ma evitiamo di utilizzarli per stereotipare ulteriormente determinate situazioni femminili.

La finalità del libro – conclude - è quella di sottolineare come un linguaggio con forme espressive scorrette, posso essere foriero di grandi incomprensioni e, nel caso della donna, di grande disparità di genere".

Ingresso libero.

 

Vilma Brignone

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