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Attualità | 22 marzo 2023, 11:31

Collaborazioni tra Comuni, il sostegno di UNCEM: "Condizione imprescindibile per attuare il PNRR"

Bussone: "Finora ha prevalso logica di campanile o aggregazioni 'ad hoc', occasionali. Assurdo e stupido che solo i Comuni con consulenti più efficaci possano portare a casa risorse"

Marco Bussone

Marco Bussone

"Il lavoro insieme tra Comuni, non solo piccoli, ma anche con quelli grandi, è alla base della riuscita del PNRR. Lavorare insieme tra Comuni, recuperando pianificazione e programmazione. Vale per il miglioramento dei servizi, penso in primis agli asili nido. Vale per piano borghi, comunità energetiche, digitalizzazione. Finora ha prevalso una logica di campanile. Oppure aggregazioni ad hoc, in vista di un bando, occasionali. I Comuni più svegli, con i consulenti più efficaci, portano a casa risorse. Altri vicini restano indietro. È assurdo e stupido. Rende il Paese più debole, aumenta le sperequazioni Vale anche per il personale in più da assumere finora, chi ha vinto i progetti prende delle persone. A tempo determinato, che non servono e non si trovano. Dei Comuni vicini, poco importa a chi ha vinto quel bando. Non può essere così".

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem. Che prosegue: "La logica intercomunale, della quale ho recentemente parlato con il Sottosegretario agli Interni Wanda Ferro, è da incentivare, da sostenere, strutturale, evidenziando la capacità democratica e istituzionale di organizzarsi stabilmente insieme tra Comuni, in una logica di area omogenea che agisce superando confini amministrativi. Penso alle Comunità montane che dove esistono come in Lombardia sono l'ancoraggio per le politiche di sviluppo locale. Dove non ci sono più, come in mezzo Appennino, poco hanno i Comuni come riferimento. Molto spesso resta qualche studio esterno agli enti che partecipa per il Comune a questo o a quel bando. Altra assurdità, cessione all'esterno di uffici comunali".

"Invece, nel lavoro insieme si è più forti. Nessuno si salva da solo, neanche il Comune migliore, il capoluogo, il centro più bravo ed efficace. Perché se c'è qualcuno in fuga, c'è anche qualcun altro che soffre nella pancia del gruppo. E che resta attardato, indietro. Soffrono le comunità e alla solitudine dei Sindaci, anche dei più bravi, occorre sostituire una logica istituzionale di lavoro insieme. È lo Stato a dover guidare questo percorso, che per fondi PNRR e fondi della coesione vuol dire programmazione. Insieme si costruisce, insieme si pianifica, insieme si intercettano delle risorse".

"Oltre ogni logica di campanile, ottomila Sindaci e Sindache dei Comuni lavorano di più e meglio insieme. È difficilissimo, è una logica di sinergie che le imprese hanno compreso da tempo, che invece nella PA fatichiamo a mettere in atto. Lavorare insieme, per fare bene e fare meglio. Evitando qualcuno resti al palo. Lavoriamoci. Con tutti i Ministeri, per rinnovare il sistema degli Enti locali".

comunicato stampa

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