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Attualità | 13 aprile 2023, 12:20

Cuneo guarda ai numeri del bilancio 2022: buoni risultati, nonostante i rincari dell'energia

Ieri sera (12 aprile) la commissione consilare in cui l'assessore Fantino ha illustrato il documento ufficiale. Le minoranze lamentano la mancanza di quadro politico che vada oltre i 'meri' numeri

La riunione della commissione bilancio

La riunione della commissione bilancio

E’ stato presentato nella serata di ieri (mercoledì 12 aprile) ai membri della commissione bilancio della città di Cuneo riunitisi in sala Vinaj il rendiconto di gestione relativo all’anno 2022. Un appuntamento non solo tra i più importanti a livello tecnico e concreto, per l’amministrazione comunale, ma anche tra i più attesi e sentiti, in particolar modo per le opportunità di analisi e critica politica che può portare il visionare e commentare i numeri redatti.

Presenti all’incontro, oltre ai consiglieri, anche la sindaca Patrizia Manassero, l’assessore al bilancio Valter Fantino e il dottor Carlo Tirelli dirigente del settore Ragioneria e Tributi.

Nel 2022 nessun nuovo mutuo. Ma cresce comunque il debito

Secondo quanto riportato da Fantino l’avanzo di amministrazione ammontante per l’anno 2022 si attesta su complessivi 32.445.446,50 euro. Di questi, 15.552.578,95 euro risultano come parte vincolata – da obblighi di legge e trasferimenti, per esempio, o come oneri di urbanizzazione - , 13.900.616,18 euro come parte accantonata,189.944,17 la parte destinata agli investimenti. La parte libera dell’avanzo si attesta sulla cifra di 2.802.308,20 euro.

Le entrate, in generale, si attestano sui 78.056.214,57 euro di cui 13.045.716,69 euro relativi alla riscossione dell’IMU – attuata in oltre il 98% dei casi – e 8.455.081,65 euro a quella della TARI, in questo caso con una percentuale di riscossione che supera l’86%.

La spesa per il 2022 ammonta a 73.154.555,54 euro. La spesa corrente rigida – ovvero quella generata dai debiti e dal costo del personale – pesa su questo dato per il 22,77% (un dato assolutamente accettabile, secondo Fantino): i 322 dipendenti comunali hanno un costo totale pari a 12.681.321,43. Gli investimenti ammontano a una cifra di 14.823.391,21 euro a fronte di una previsione definitiva che si attestava sui 58.402.578,38 euro; la percentuale di realizzazione delle missioni è al 25,38%.

L’indebitamento della città si attesta sui 10.904.592,71 euro, ovvero 194,95 euro pro capite. Un dato in crescita rispetto all’anno precedente anche se non sono stati accesi nuovi mutui: a ingenerarlo il debito nei confronti della società SIRAM Spa rispetto a lavori pubblici – dell’ammontare di 2.188.159,55 euro - compresi nel contratto di partenariato pubblico privato che l’azienda ha sottoscritto con il Comune.

Nel 2022 non sono stati stipulati nuovi mutui ma l’indebitamento è aumentato per effetto della conclusione dei lavori di efficientamento energetico degli edifici comunali con riqualificazione delle centrali termiche, in seguito alla quale il Comune ha maturato un debito nei confronti della società SIRAM S.p.a. con la quale era stato stipulato un contratto di partenariato pubblico privato (P.P.P.) comprensivo, anche, della realizzazione di lavori pubblici per complessivi euro 2.188.159,55.

I servizi a domanda individuale del Comune hanno fatto riscontrare una percentuale di recupero complessiva – al netto di spese e ricavi - del 50,16%.

Boselli e Sturlese: "Bene i numeri ma manca l'anima politica"

La discussione che ha visto protagonisti i consiglieri ha superato l’aspetto tecnico-matematico del rendiconto e raggiunto un’accezione più politica: Giancarlo Boselli (Indipendenti) e Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) hanno infatti lamentato – una volta di più – la difficoltà di lettura, dal testo del rendiconto, di una chiara direzione politica dell’amministrazione.

Siete ottimi a livello tecnico ma come traspare la vostra idea di città da qui? E, anche dovesse trasparire, chi la comprenderebbe?” ha chiesto Sturlese.

Nell’esposizione, impeccabile tecnicamente, dell’assessore Fantino manca un po’ l’anima. La voglia di andare oltre i numeri – ha aggiunto Boselli - . Un rendiconto come questo ci dovrebbe permettere di comprendere e analizzare il perché, nell’anno passato, vi siate mossi in un certo modo ma risulta difficile farlo. E penso sia una scelta voluta, non una mancanza”.

La richiesta, insomma, riguarda la stesura di un ‘bilancio sociale’, ovvero un lavoro di comparazione tra il passato, il presente e gli obiettivi del futuro. Un’idea che la sindaca Manassero e l’assessore Fantino hanno sposato, dicendosi interessati a lavorare per realizzarla. Così come il consigliere Carlo Garavagno (PD): “Sarebbe un documento utile non solo alle minoranze come analisi critica, ma anche alla giunta perché credo la governance della città ne uscirebbe bene – ha detto in conclusione dei lavori - . Le intenzioni politiche e le attenzioni operate nello scorso anno, nel rendiconto, ci sono. Sta tutto negli occhiali che decidiamo di metterci leggendolo”.

Simone Giraudi

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