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Attualità | 24 aprile 2023, 23:42

In migliaia alla fiaccolata della Resistenza, Giannini: "Oggi più che mai la festa della Liberazione è la festa della Costituzione" [FOTO]

Un'edizione partecipatissima, che precede la giornata di domani, quando sarà in visita a Cuneo, per il 25 aprile, il Presidente Sergio Mattarella

In migliaia alla fiaccolata della Resistenza, Giannini: "Oggi più che mai la festa della Liberazione è la festa della Costituzione" [FOTO]

Erano in migliaia stasera 24 aprile in piazza Galimberti a Cuneo, dove si è svolta la tradizionale Fiaccolata della Resistenza.

Un'edizione mai così partecipata, stravolta nel suo abituale percorso per ragioni di sicurezza, legate alla visita, domani, per il 25 aprile, del Presidente Sergio Mattarella. Il parco della Resistenza, dove da sempre inizia la celebrazione, è infatti off limits perché da lì, alle 11, prenderà il via la visita istituzionale del Capo dello Stato.

Sul palco allestito in piazza Galimberti, con gli occhi al balcone da dove, 80 anni fa, Duccio Galimberti tenne il suo celebre discorso alla città, hanno preso la parola Gigi Garelli, direttore dell'Istituto Storico della Resistenza, che ha ricordato come il 25 aprile sia una giornata di festa: "Celebriamo il nostro antifascismo, che vogliamo proclamare oggi, domani e sempre con la nostra Costituzione, che è antifascista in ogni sua virgola".

La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha sottolineato come le fiaccole siano "luce di memoria verso il futuro. Libertà e democrazia non sono un monumento, ma sono piante che vanno curate".

E' stato il presidente provinciale dell'ANPI Paolo Allemano a fare riferimento, per primo, alle polemiche degli ultimi giorni seguite alle parole del presidente del Senaro Ignazio La Russa: "O c’è la Costituzione o c’è il fascismo". Claudia Bergia, dell'associazione Ignazio Vian di Cuneo: "Il 25 aprile è una data che ci indica la strada, seppur in salita, di domani. Ci porta a fare i conti con l'antifascismo, l'antirazzismo e il pacifismo, che fondano la nostra Carta costituzionale. Questa data ci pone tante domande quest’anno: riprendiamoci le nostre responsabilità, torniamo a cantare con il cuore in gola "Bella Ciao", una canzone di resistenza da cantare ovunque si lotti per la libertà". 

Marco Revelli, per la Fondazione Nuto Revelli, ha parlato di un "25 aprile ferito dal comportamento delle istituzioni che hanno giurato sulla Costituzione senza mai definirsi antifasciste".

A chiudere gli interventi è stato Massimo Giannini, il direttore del quotidiano La Stampa, che ha sottolineato come sia una "menzogna che questa sia una festa di una parte del Paese. Dire che il 25 aprile è una festa divisiva vuol dire avvelenare i pozzi. Oggi più che mai la festa della Liberazione è festa della Costituzione. La Carta del '48 è la casa di tutti, pratica di oggi e speranza di tutti gli italiani".

Una lunga e applaudita orazione, la sua, alla quale è seguito il momento della fiaccolata, quando centinaia di luci hanno camminato verso pizza Virginio, dove si è conclusa la manifestazione.

Barbara Simonelli

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