La mancanza del territorio di Boves tra quelli compresi nel Parco Fluviale di Cuneo era stato definito, ancora nel 2018, dall'allora assessore al Parco Davide Dalmasso "una ferita". Il no all'ingresso da parte del paese ai piedi della Bisalta si protrae dal 2012, da quando, cioè, oltre a Cuneo, sono entrati via via altri comuni che hanno parte del loro territorio nel parco.
Mai quello di Boves.
Il sindaco Maurizio Paoletti, a marzo 2018, nuovamente pungolato sulla questione, aveva risposto: "Nessuno dei proprietari delle aree interessate dal parco ci ha mai chiesto di entrare, ed entrarci giusto per dire che Boves ne fa parte non ha senso. Entrare ha dei costi gestionali circa uguali a quelli che dobbiamo affrontare per la convenzione del guado, quindi se dobbiamo spendere questi soldi preferisco siano spesi per il guado. Rebus sic stantibus, Boves non entra e non entrerà nel parco!"
Eppure, evidentemente, qualcosa è cambiato. L'amministrazione del capoluogo, per esempio. E meno di un'ora fa, sempre il sindaco di Boves, ha scritto un post relativo alla firma del nuovo protocollo per la costruzione del guado sul Gesso, le cui spese ammontano a 18 mila euro, per 2/3 in capo a Cuneo e per la restante parte proprio a Boves, essendo quel passaggio proprio diretto alla frazione Mellana.
"Per la prima volta l'Amministrazione di Cuneo ci ha manifestato il desiderio che Boves entri nel parco fluviale. In passato ci era sempre stato detto: se Boves entra ci fa piacere, se non entra fa lo stesso!
A fronte di questo interesse da parte dell'Amministrazione di Cuneo e soprattutto del rispetto rivolto al nostro territorio (e di questo ringrazio sia la Sindaca sia l'Assessore) dobbiamo fare una riflessione attenta che partirà dal coinvolgimento di tutto il Consiglio comunale e dei proprietari (tra questi l'Ospedale di Cuneo con il Golf e la fondazione Agrion oltre ad alcuni privati). Verificheremo problematiche e dubbi ed entro fine anno prenderemo una decisione".
Si tratta di un impegno preso. O, comunque, di una significativa, e inaspettata per chi negli anni ha seguito la vicenda, apertura da parte del sindaco Paoletti. Ad un anno dalla scadenza del suo duplice mandato, non più rinnovabile.