Lunedì 26 giugno alle 15.30 verrà celebrata la tradizionale Santa Messa alla Madonna della Bandia, a cavallo fra Valle Grana e Valle Stura. La cerimonia verrà officiata da don Carlo Vallati, cappellano dell'ospedale di Cuneo, e sarà dedicata in particolare in memoria di Rosella, mancata il 2 luglio 2009 per un tumore. Da allora il marito Filippo “Pippo” Fulcheri si è preso a cuore quel luogo.
Una cappella a cielo aperto, a 2.400 metri di altitudine raggiungibile dal Colle Valcavera, scendendo lungo la strada sterrata. È un anfiteatro suggestivo, un luogo di pace, costruito da don Giulio Bruno, per 40 anni cappellano al Santuario di San Magno.
C'è un piccolo cancelletto che custodisce un altare con foto e la statua della Madonna col bambino che punta il braccio al cielo. Proprio quell'arto - che indica la volta celeste, una posizione inconsueta, spontanea e naturale, a rappresentare la curiosità e la vivacità di ogni bambino – viene rimosso ogni anno da Pippo Fulcheri prima della stagione invernale per non essere danneggiato dalla neve. E poi riposizionato con amore.
Filippo, tecnico radiologo dell'ospedale di Cuneo in pensione, ama profondamente quel luogo e se ne prende cura. Ha pulito e reso fruibili diversi sentieri, compreso quello che porta il nome della moglie Rossella.
Poi c'è anche il sentiero dedicato a suo fratello Claudio, morto sul Viso nel 2018. Porta al Becco Grande. Nei suoi continui sopralluoghi, Pippo Fulcheri si è accorto che uno dei torrioni della cima est è crollato. Una caduta naturale avvenuta questo inverno. “Ci sono massi caduti lungo il sentiero, anche un pietrone con il segno blu scivolato di oltre 100 metri, ma risulta ancora percorribile”, spiega.
E siamo sicuri che sarà proprio lui, con l'aiuto di amici, a sistemare il sentiero. Pippo Fulcheri, il custode della Madonna della Bandia.