C’è chi li ha vicini e chi no, chi li ha persi e chi li ha entrambi, c’è chi ha pure la fortuna di avere i bis: i nonni sono patrimonio dell’umanità, a tutte le latitudini.
Senza dimenticare che in un Paese come il nostro sono il vero pilastro delle famiglie, specie di quelle dove sia papà che mamma lavorano. Figure che sono fondamentali e ci permettono di comprendere, giorno dopo giorno, quanto sia importante ringraziarli per il loro operato.
Insomma, i nonni meriterebbero di essere festeggiati 365 giorni l’anno e proprio il 2 ottobre, si celebra la Festa dei nonni. Da non confondere con la Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, una ricorrenza istituita il 31 gennaio 2021 su precisa richiesta di papa Francesco, da ripetersi ogni quarta domenica di luglio
«La generazione più giovane è la freccia, la più vecchia è l’arco» diceva lo scrittore John Steinbeck. I nonni sono figure insostituibili nell’infanzia di ogni bambino che, diventato adulto ne ricorderà per sempre le coccole, le storie raccontate prima di andare a dormire, i giochi e i tanti momenti spensierati.
«Ecco 10 euro, ma non sprecarli», «Mangia ancora un poco», «Copriti, che fa freddo!», «Ai miei tempi...». Innegabile non avere nelle orecchie queste frasi. Quante volte le abbiamo sentite dai nostri nonni? Non c’è un numero preciso, certamente tante. Quello che è sicuro è che chiunque, riascoltandole, nella vita ha provato le stesse emozioni. Fastidio, da piccoli. Tenerezza, da più grandi. E un sorriso sarà scappato a tutti leggendole.
Chi vive o ha vissuto al fianco di queste persone sa bene che cosa significhi giovare dei loro preziosi consigli, dispensati in ogni occasione. Proprio ai nonni è dedicato il 2 ottobre, giorno in cui la Chiesa romana celebra gli Angeli Custodi. Una formidabile coincidenza per il ruolo che molti dei nonni svolgono all’interno della società e in ogni nucleo familiare.
Papa Francesco li ha indicati come «La nostra forza e la nostra saggezza. Che il Signore ci dia sempre anziani che diano a noi la memoria e il senso della gioia». In effetti, senza radici non può nemmeno esserci futuro.
Sono oltre 12 milioni i nonni in Italia. I nipoti arrivano in media a 54,8 anni. Il nostro è il paese europeo con la più alta percentuale di nonni che si occupano di un nipote, quasi il 26% mentre i genitori sono al lavoro.
Sono uno strumento del welfare, fra i più efficaci in Italia negli ultimi anni. Ogni 100 giovani ci sono 157,5 anziani. È l’indice di vecchiaia in Italia, cresciuto di oltre 14 punti percentuali fra il 2005 e il 2015. Sono loro i nonni da festeggiare. Da pochi anni in Italia, già da quaranta negli Usa.
Infatti, la festa dei nonni è nata negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter, su proposta di Marian McQuade, una casalinga della Virginia Occidentale, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti.
La McQuade incominciò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, come obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni, la relazione con i loro nonni.
La ricorrenza ha, tuttavia, date diverse in ogni Paese del mondo. Negli Stati Uniti la festa nazionale dei nonni (in inglese, National Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day.
Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene festeggiata la prima domenica di ottobre. In Canada, dal 1995, cade il 25 ottobre. In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La festa della nonna, già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la festa del nonno la prima domenica di ottobre. In Estonia la festa dei nonni, introdotta nel 2010, viene celebrata la seconda domenica di settembre.
In Italia la festa dei nonni è stata istituita come ricorrenza civile per il giorno 2 ottobre di ogni anno con la Legge n. 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.
La Legge istituisce anche il “Premio nazionale del nonno e della nonna d’Italia”, che il Capo dello Stato assegna annualmente a dieci nonni, in base ad una graduatoria compilata dall’apposita commissione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il compito di promuovere iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione di tale data, spetta per Legge a Regioni, Province e Comuni.
Curiosità: il fiore ufficiale della festa dei nonni è il “Non ti scordar di me” (Myosotis). Un fiore che porta con sé un messaggio: «Non escludiamo gli anziani dalla nostra vita, loro mantengono viva la fiamma dell’amore e la memoria di un popolo».
Non ci resta quindi che dire: tanti auguri nonni e nonne!