Chi si è trovato a usufruire del servizio della mensa comunale di Alba avrà notato l’assenza del POS o altre alternative per effettuare pagamenti elettronici. Il disservizio non è legato all’assenza del dispositivo, che è infatti presente, ma inservibile.
La mensa comunale di via Liberazione, aperta a tutti, soddisfa ogni giorno la richiesta di circa 100 pasti che, sommati a quelli distribuiti nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie e agli anziani individuati dal Centro Socio Assistenziale, portano a 1.500 il numero di pasti quotidianamente serviti dall’azienda Sodexo ad Alba. Seppur vero che il costo dei pasti è contenuto – per i non residenti arriva al massimo a 6,15 euro – non è pensabile lasciare il refettorio sprovvisto di metodi di pagamento elettronico, in particolare in virtù del fatto che dal 30 giugno 2022 è stato introdotto l’obbligo di legge per commercianti e professionisti di dotarsi dei dispositivi POS per i pagamenti con moneta elettronica.
La problematica è stata sollevata dalla consigliera di minoranza Annachiara Cavallotto durante il Consiglio comunale del 30 novembre. Oltre a risultare anacronistico non garantire tale opzione di pagamento, il mancato adeguamento o l’ipotesi in cui l’esercente rifiuti la modalità elettronica comporta normalmente sanzioni, sempre secondo la già citata legge del giugno 2022 prevista nel Decreto PNRR. “Alla luce di ciò appare ancora più opportuno capire se si sia presa in considerazione una soluzione per dotare la mensa comunale di un terminale di pagamento funzionante”, interroga la Cavallotto.
Il servizio mensa è competenza dell’assessore con delega alla scuola Elisa Boschiazzo, che, interrogata nel merito, riferisce una criticità in capo alle linee telefoniche che consentono al dispositivo di finalizzare le transazioni con moneta elettronica, connettendolo con l’istituto bancario che eroga il servizio. “Purtroppo conosco la situazione: al momento sussistono problemi sulle linee telefoniche necessarie al funzionamento, ai quali lavorano i tecnici preposti”, conclude Boschiazzo “e auspico che la problematica possa essere risolta in tempi brevi, poiché, al di là delle sanzioni, comprendo l’importanza di ripristinare il funzionamento di un servizio come il POS, ormai usato da molti all’ordine del giorno”.